L’AUTUNNO METEOROLOGICO SI CONGEDERÀ CON UNO SCENARIO INVERNALE
L’AUTUNNO METEOROLOGICO SI CONGEDERÀ CON UNO SCENARIO INVERNALE
Tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima l’Italia sperimenterà le prime condizioni meteorologiche dalle caratteristiche invernali, portate dall’ingresso alle nostre latitudini di una saccatura di origine artica che ha già iniziato a disegnare il proprio cavo d’onda lungo i meridiani passanti per l’Europa centro-occidentale. Entro la sera di domenica 28 novembre il canale depressionario che guiderà la massa d’aria fredda avrà concluso la fase di approfondimento e di espansione verso sud e completerà di fatto la costruzione della lunga autostrada atmosferica che metterà in comunicazione il circolo polare con la nostra penisola: il tempo sulle nostre regioni sarà così condizionato dall’afflusso della massa d’aria fredda e dalla dinamica a cui andrà incontro una depressione orografica che si formerà sul Golfo Ligure e che si sposterà entro lunedì 29 verso l’Adriatico meridionale (fig. 1).
Avremo modo di definire e di dettagliare le previsioni legate a questa evoluzione nei prossimi giorni. In questa analisi, invece, ci soffermiamo sull’entità del raffreddamento previsto tra domenica 28 e lunedì 29, quando sull’Italia si prevede l’apice dell’irruzione e la maggiore influenza del flusso settentrionale.Nel pomeriggio di domenica 28 (fig. 2, a sinistra), la depressione sul Golfo Ligure guiderà l’ingresso dell’aria fredda in parte dalla Valle del Rodano e in parte dalla Porta di Postumia.
Considerando la previsione media di ensemble della temperatura a 850 hPa, si ritiene probabile l’ingresso di isoterme che sulle nostre regioni centro-settentrionali oscilleranno tra 0 °C e -2 °C, a differenza di quanto accadrà sull’Europa Centrale dove valori compresi all'incirca tra -5 e -7 °C evidenzieranno come la parte più consistente dell'aria fredda resterà qui confinata perché schermata dal nostro baluardo alpino. In termini assoluti, avere sulla nostra verticale temperature di poco inferiori allo zero ci permette di dire che non si tratterà di un’irruzione intensa perché sarà in linea con una normale avvezione di stampo invernale. In termini relativi, cioè se confrontiamo l’entità del freddo in arrivo con la climatologia del trentennio 1981-2010 (fig. 2, a destra), possiamo invece affermare che avere l’ingresso sull’Italia di isoterme di tal valore nell’ultima decade di novembre equivale ad avere scarti negativi dalla media fino a 4-6 °C al Centro-Nord e fino a 6-8 °C sulla Sardegna: per il periodo, si tratta quindi di un’irruzione significativa.
Entro il pomeriggio di lunedì 29 novembre (fig. 3, a sinistra) l’aria fredda avrà raggiunto anche le regioni meridionali, qui pilotata dal minimo che si sarà spostato sull’Adriatico meridionale e che da questa posizione manterrà ancora aperta la porta nord-occidentale e quella nord-orientale. In termini relativi e assoluti le considerazioni sul campo termico rimangono invariate a quelle esposte per la giornata di domenica perché avremo molto probabilmente l’ingresso di isoterme con valori per lo più compresi tra 0 °C e -3 °C, a cui corrisponderanno anomalie negative molto probabilmente comprese, su tutta l’Italia, tra 4 e 6 °C, con scarti inferiori ancora sulla Sardegna e localmente sulle regioni centrali (fig. 3, a destra). In linea di massima, possiamo quindi concludere che tra domenica e martedì si aprirà e si chiuderà una parentesi che avrà i connotati di una normale irruzione fredda tipica della stagione invernale ma che, allo stesso tempo, sarà significativamente anomala per il fatto che capiterà ancora in autunno, sebbene dal punto di vista meteorologico si stia ormai per chiudere.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera