INIZIO ANNO 2021 CON CONDIZIONI DI MALTEMPO IN CONTINUO RINNOVAMENTO
INIZIO ANNO 2021 CON CONDIZIONI DI MALTEMPO IN CONTINUO RINNOVAMENTO
Cari amici, inizia un nuovo anno e inizia anche un nuovo cammino alla scoperta delle vicissitudini del tempo meteorologico. Oggi apriamo un nuovo libro, sulla cui copertina è riportato il titolo “Il viaggio nel mondo dell’atmosfera del 2021”, per fare scorrere la penna sulle sue pagine bianche e raccontare passo dopo passo le dinamiche delle perturbazioni e delle masse d’aria che, inserite come sempre nelle figure di alta e di bassa pressione, ne accompagnano il movimento.
Iniziamo il 2021 all’insegna del cambiamento di circolazione che si era fatto strada proprio nel giorno di Natale e che ha continuato a caratterizzare il tempo del Mediterraneo centro-occidentale, rimasto inglobato in una vasta circolazione ciclonica alimentata da aria fredda marittima, in parte di natura artica e in parte di natura polare. Anche nei prossimi giorni la situazione non cambierà in maniera sostanziale perché, sebbene si andrà verso un aumento della pressione alle alte latitudini, sul nostro bacino continueranno a rimanere particolarmente accesi i contrasti termici che, come sempre, sono all’origine dei sistemi nuvolosi e delle circolazioni depressionarie.
Come infatti ci mostra la figura 1, il disegno barico medio atteso nei prossimi cinque giorni vedrà nella nostra penisola la sede di una figura di bassa pressione che sarà continuamente alimentata da aria fredda in uscita dai campi di alta pressione che si rafforzeranno alle alte latitudini: un sodalizio tra l’Anticiclone delle Azzorre, quello scandinavo e quello russo, ben più vasto e forte sul continente euro-asiatico, che andrà a costruire una fascia di pressioni elevate dalla quale usciranno diversi impulsi di aria particolarmente fredda, diretta soprattutto verso il settore centro-occidentale del nostro continente. Più a sud invece, dalle latitudini nord africane aria calda nel suo cammino inverso si dirigerà verso la penisola balcanica e il Mar Nero.
Almeno fino al giorno dell’Epifania, una posizione mediamente occidentale rispetto alla nostra penisola della figura di bassa pressione concentrerà allora le precipitazioni soprattutto al Nord, lungo il versante tirrenico e sulla costa occidentale della Sardegna dal momento che questi settori risulteranno prevalentemente esposti al flusso dominante proveniente generalmente dai quadranti meridionali, in continua oscillazione tra sud-ovest e sud-est. Non tutte le regioni saranno interessate in ugual modo dalla fenomenologia intensa, ma in linea di massima non si presenteranno sostanziali differenze nella distribuzione areale delle precipitazioni, ad eccezione dei settori alpini e prealpini che tra lunedì 4 e mercoledì 6 gennaio potrebbero andare incontro a una temporanea tregua. Meno marcate invece le condizioni di maltempo sulle altre regioni dell’Italia, dove prevarrà invece un contesto di maggiore variabilità atmosferica che lascerà spazio anche a fasi asciutte abbastanza durature. Neve sull’Appennino centro-settentrionale a quote oscillanti nel corso del periodo tra i 500 e i 1200 metri, con la variabilità del limite della nevicata scandita dall’avvicendamento delle masse d’aria che si muoveranno in seno ai passaggi perturbati. Un po’ diversa la situazione al Nord dove le nevicate si verificheranno sulle Alpi e sull’Appennino Ligure sempre al di sotto dei 1000 metri e spesso a quote collinari, ma con probabili sconfinamenti anche a quote molto basse sul Nord-Ovest.
Un’anomalia opposta, invece, caratterizzerà l’Europa balcanico-danubiana e il settore a est del Mar Nero, dove si farà sentire l’alito temperato dell’aria subtropicale.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera