E ORA SPAZIO ALL’ESTATE SETTEMBRINA
E ORA SPAZIO ALL’ESTATE SETTEMBRINA
Temperature minime spesso inferiori ai 15 °C hanno accompagnato il risveglio di questo 1° settembre 2020 su quasi tutte le principali località dell’Italia centro-settentrionale, mentre al Sud i valori si sono mantenuti più elevati e in qualche caso anche al di sopra della soglia dei 20 °C.
L’autunno meteorologico, il cui debutto è avvenuto proprio nella giornata odierna, è quindi iniziato facendoci compiere senza dubbio un primo salto nelle caratteristiche più consone alla nuova stagione che, essendo di transizione tra l’estate e l’inverno, tiene conto anche di fasi meteorologiche decisamente fresche come quella vissuta tra ieri e oggi. Non solo, perché l’impronta genetica stagionale è anche formata da periodi caratterizzati da stabilità atmosferica e da temperature che possono ancora ricordare l’estate o, meglio ancora, la “bella stagione” per via di un caldo che non è più eccessivo e soffocante, ma piacevole e senza eccessi.
Nei prossimi giorni sarà proprio questa la caratteristica del tempo sull’Italia grazie all’espansione, da ovest, dell’Anticiclone delle Azzorre. Passata infatti una nuova modesta saccatura atlantica nella giornata di domani (mercoledì 2) che rinnoverà le condizioni di instabilità soprattutto al Nord e sulle aree interne del Centro, da giovedì 3 settembre ci aspettano giornate in cui il tempo sarà sostanzialmente soleggiato grazie alla presenza dell’anticiclone oceanico.
Grazie al maggior soleggiamento e all’arrivo di una massa d’aria più temperata rispetto a quella più fresca affluita nelle ultime 48 ore, le temperature sono destinate ad aumentare in particolare nelle massime, ma senza sconfinare in valori elevati perché sarà davvero raro avere picchi che a scala nazionale supereranno, seppur di poco, i 30 °C. Tra l’altro, la radiazione solare di settembre non è quella di giugno e di luglio e in questo periodo si riducono ormai le ore più calde del giorno. In secondo luogo, ci stiamo avviando ormai a grandi passi verso l’equinozio autunnale del 22 settembre e la dilatazione delle ore notturne è un’alleata del calo termico: proprio per questo, ci avviamo anche verso il periodo dell’anno in cui aumenta l’escursione termica giornaliera e diventa così sempre meno probabile, specie in caso di notti serene che facilitano la dispersione di calore verso lo spazio, avere temperature minime superiori ai 20 °C.
Probabilmente la nuova fase stabile potrebbe interessarci almeno fino al week-end, ad eccezione delle nostre regioni settentrionali – e forse marginalmente anche di parte di quelle centrali – che tra domenica 6 e lunedì 7 potrebbero essere coinvolte nel passaggio di una nuova ondulazione in transito con il proprio cavo d’onda sull’Europa centrale. Aspettiamo però ancora qualche conferma prima di sciogliere la prognosi e di entrare nel merito della previsione di questo possibile nuovo scenario.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera