I SEGNALI NON SEMPRE COSÌ EVIDENTI DEL DECLINO STAGIONALE.
I SEGNALI NON SEMPRE COSÌ EVIDENTI DEL DECLINO STAGIONALE
Sul finire di agosto, ultimo mese dell’estate meteorologica, l’analisi delle linee di tendenza a lungo termine iniziano a essere rivolte alla ricerca di segnali che lascino intendere come la bella stagione sia ormai sulla via del tramonto.
All’interno del complesso sistema atmosferico non si può pensare ovviamente che il passaggio del testimone all’autunno si verifichi istantaneamente dall’oggi al domani, al contrario avviene con gradualità.
È una gradualità che dovrebbe essere scandita da eventi, cioè da incisive azioni instabili che fanno capire come qualche pezzo del giochino che si chiama “la bella stagione” si rompe inevitabilmente e non può essere più aggiustato. Certo, il giochino può ancora funzionare, ma azione dopo azione esso diventa sempre più difettoso fino a quando si ferma del tutto e non possiamo fare altro che gettarlo via.
Ho volutamente utilizzato questa metafora per far comprendere a voi lettori che cosa andremo a cercare nelle prossime settimane. Andremo a vedere se, tra gli scenari calcolati dalla modellistica numerica, si dovessero intravedere eventi in grado di minare innanzitutto le fondamenta della bella stagione che risiedono nella stabilità atmosferica.
Andremo quindi alla ricerca di segnali robusti e affidabili che diano indicazioni sull’avvio di fasi meteorologiche caratterizzate da ferite significative alla stabilità estiva in cui però, questa volta, la strada verso il ripristino di condizioni soleggiate non avviene in poco tempo (tipico dell’estate), ma in tempi un po’ più lunghi (ecco il giochino che inizia a rompersi).
Dovrebbero essere questi i primi indizi di un autunno che inizia a scaldare i motori e che, con il passare delle settimane e dei mesi, dovrebbe fare diventare la sua azione sempre più incisiva fino all’apertura definitiva della porta atlantica e all’arrivo in serie di sistemi perturbati fino al Mediterraneo.
Ciò che abbiamo appena descritto racconta il percorso climatologico che segna il passaggio dall’estate all’autunno, cioè come si aspettiamo che si comporti il tempo da qui fino a novembre. Ma funziona sempre così? Non proprio. Perché può anche capitare che quelle azioni incisive talvolta non si presentino all’appello o lo facciano in maniera così irregolare da non arrecare troppi danni al giochino della “bella stagione”.
E allora l’estate diventa come una trottola che ruota e che non viene più di tanto stuzzicata da una forzante esterna per farle perdere l’equilibrio: la trottola continua a ruotare fino a quando non si ferma da sola. Come dire che la bella stagione è destinata a morire di vecchiaia, regalando ancora in settembre e in ottobre periodi di caldo fuori stagione, ovviamente in relazione al periodo.
Nei prossimi giorni inizieremo proprio a entrare in questa sorta di labirinto atmosferico per cercare di trovare, strada facendo, il percorso che ci porterà verso la nuova stagione. Come arriveremo all'autunno? Quale strada intraprenderà l'atmosfera quest'anno? Sarà sicuramente bello scoprirlo insieme.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera