Immagine Come nascono i terremoti
I cosiddetti terremoti tettonici costituiscono la gran maggioranza degli eventi sismici e hanno origine, in prevalenza, nella crosta terrestre, cioè nella... Leggi tutto...
Video rubrica Tempo al Tempo

Il VIDEO-METEO del Capitano Sottocorona

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Immagine Meteo e Clima in Provincia di Lecco
La provincia di Lecco si trova per 600 km² oltre il fiume Adda e nella Valsassina, mentre il resto... Leggi tutto...
Immagine Previsioni meteo Toscana - Riassunto mattina, pomeriggio, sera, notte
Le previsioni meteo sulla regione Toscana per i prossimi giorni. Il tempo riassunto e suddiviso in... Leggi tutto...
Immagine Spaghetti Ensemble di Rimini
Gli spaghetti Ensemble del modello americano GFS con l'andamento per i prossimi giorni del... Leggi tutto...
Immagine WRF 6hPrec (ita) - ARW - ECM - Lamma
Mappa Lamma modello WRF-ARW su dati ECM con accumulo delle precipitazioni sull'Italia
Immagine Risoluzione orizzontale dei modelli e conversione tra griglia e calcolo spettral...
Ogni modello numerico deve poter rappresentare in qualche modo le variabili che si trova a... Leggi tutto...
Immagine IN ARRIVO LA QUINTA ONDATA DI CALDO, MA CON IL MINIMO SFORZO DEL PROMONTORIO NOR...
Eccoci all’inizio di una nuova ondata di caldo, la quinta di questa stagione estiva che oggi... Leggi tutto...

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

1048 vs 1009 hPa SU OVEST MEDITERRANEO, 21 GENNAIO: GRADIENTE BARICO ESASPERATO E VENTI BURRASCOSI

Scritto da Andrea Corigliano Domenica 19 Gennaio 2020 00:00

1048 vs 1009 hPa SUL BACINO OCCIDENTALE DEL MEDITERRANEO, 21 GENNAIO: GRADIENTE BARICO ESASPERATO E VENTI BURRASCOSI

Gradiente barico atteso per il 21 GennaioPiù di una volta abbiamo parlato su questo blog dei venti intensi causati dal rapido approfondimento sui nostri mari di ciclogenesi, cioè di figure di bassa pressione spesso nate sul Golfo di Genova e poi in movimento verso l’Italia percorrendo la via orientale o quella sud-orientale.

A tal proposito, ricordiamo per esempio il vortice del 13 dicembre scorso che, dopo aver visto la luce proprio sul Golfo Ligure, si è spostato verso l’Adriatico settentrionale raggiungendo qui il valore minimo di 977 hPa e generando una fitta ragnatela di isobare che esposero la nostra penisola a un intenso gradiente di pressione rispetto ai settori meridionali di Sardegna e Sicilia, le cui coste meridionali vedevano il passaggio dell’isobara di 1005 hPa.

Detto in parole semplici, un salto di pressione prossimo ai 30 hPa su questa distanza spaziale significò la costruzione di un pendio barico molto pronunciato che, proprio come se fosse in piano inclinato, fece scivolare verso il centro depressionario le masse d’aria coinvolte in questa dinamica atmosferica generando venti molto intensi.Tra domani e martedì 21 gennaio la storia molto probabilmente si ripeterà.

Ma questa volta a innescare una sensibile intensificazione della ventilazione non sarà tanto la presenza di una modesta depressione presente attualmente sul Mediterraneo occidentale, quando la veloce intensificazione del campo anticiclonico attualmente con i propri massimi sulle Isole Britanniche e in veloce espansione lungo i paralleli dell’Europa centrale, dove su aree piuttosto vaste si prevede che la pressione atmosferica possa raggiungere valori compresi tra i 1045 e i 1050 hPa.


Venti di burrasca fino a raffiche di fortunaleDando credito all’elaborazione del campo barico al livello del mare calcolato dal Met Office inglese, anche il Nord Italia potrebbe entrare nelle aree in cui si potrebbero registrare valori massimi assoluti, facendo quindi ipotizzare già fin d’ora che si potrebbe trattare di record o comunque di un valore che ad esso si avvicina: saranno i nostri centri meteorologici regionali a verificare eventualmente il raggiungimento del primato, avendo accesso alla serie storica delle stazioni di rilevamento.

Tuttavia, indipendentemente da questo importante particolare su cui terremo gli occhi puntati, ai fini didattici a cui siamo ora interessati è importante osservare come, in questo caso, il salto barico sia davvero esasperato, ancor di più rispetto a quello del 13 dicembre considerando che, in linea di massima, la distanza di copertura del gradiente è praticamente la stessa.

Molto probabilmente, infatti, non capiterà di avere a breve un altro “delta P” (“delta” è il simbolo matematico per indicare la differenza di pressione tra due punti e quindi il gradiente distribuito su una distanza) così marcato perché tra domani e martedì questa grandezza potrebbe sfiorare addirittura i 40 hPa tra le nostre regioni settentrionali e le coste algerine.

Come si può osservare, nel mezzo di questo piano molto inclinato verso il Nord Africa verrà a trovarsi soprattutto il Mediterraneo occidentale: sarà proprio questo settore – e più marginalmente la Sardegna – a sperimentare allora una ventilazione burrascosa, con raffiche di fortunale, avente direzione basculante tra scirocco nei settori meridionali e grecale in quelli meridionali e convergente verso le Isole Baleari e le coste orientali spagnole, dove sono attese violente mareggiate con onde che potrebbero raggiungere l’altezza di 7-8 metri e addirittura, secondo alcune elaborazione, sfiorare temporaneamente anche i 9 metri.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

Stampa