LUNEDI APICE DEL RAFFREDDAMENTO AL NORD E ATTENZIONE IN SARDEGNA. MARTEDI PICCO ANTICICLONICO
LUNEDÌ 20 PICCO DEL RAFFREDDAMENTO AL NORD, FENOMENI LOCALMENTE INTENSI SULLA SARDEGNA. Il 21 L’APICE DELLA POTENZA ANTICICLONICA
Sull’Italia sta transitando una moderata perturbazione che sta avendo il merito di rompere l’egemonia anticiclonica imperante ormai da alcune settimane. Una breve parentesi, destinata a chiudersi già da domani perché il campo anticiclonico tornerà a prendere in mano le redini del tempo anche sulla nostra penisola, lasciando davvero poco spazio alle circolazioni depressionarie che dovranno accontentarsi di spazi davvero angusti e quindi non favorevoli alla genesi di fasi perturbate durature ed estese su ampi territori.
In questo contesto si inserirà anche uno sbuffo di aria artica che ci ricorderà di essere in inverno: al seguito del passaggio perturbato di oggi, infatti, sta iniziando ad affluire verso l’Europa centrale e marginalmente verso le nostre regioni centro-settentrionali aria più fredda che sarà maggiormente veicolata soprattutto verso il Nord Italia tra domani e lunedì 20 gennaio, grazie alla veloce rimonta sull’Europa occidentale dell’Anticiclone delle Azzorre che, di pari passo, seguirà il veloce passaggio di un’altra blanda circolazione di bassa pressione di origine atlantica destinata a collocarsi sul Mare di Alboran proprio all’inizio della prossima settimana: come abbiamo descritto nell’ultima analisi, l’azione congiunta tra la rimonta anticiclonica e questa circolazione depressionaria richiamerà parte dell’aria fredda verso ovest, fino a raggiungere la penisola iberica (figura 1).
Il vortice avrà modo di muoversi verso levante quanto basta per esporre solo la Sardegna a un moderato richiamo sciroccale che causerà sull’isola un ritorno delle precipitazioni specie nella giornata di lunedì, quando si prevedono i fenomeni più organizzati e intensi specie sulla costa orientale perché maggiormente esposta al flusso umido meridionale e quindi allo sbarramento delle umide correnti offerto dai rilievi. Saranno invece molto più blandi i venti di scirocco che soffieranno sul settore ionico di Calabria e Sicilia, dove ad oggi sono probabili solo fenomeni isolati di scarsa entità.
Se proprio vogliamo cercare l’ago nel pagliaio, segnaliamo infine anche la possibilità che possa cadere qualche fiocco di neve fino a fondovalle sulle Alpi piemontesi, cioè in quel settore del Nord-Ovest che verrà a trovarsi ai margini della circolazione ciclonica e quindi dell’interazione tra l’aria fredda in arrivo da est e un blando scorrimento di aria temperata alle quote superiori, capace di portare un improduttivo aumento della nuvolosità. Martedì 21 l’afflusso freddo si attenuerà velocemente facendo ritornare così la media troposfera su temperature superiori alla media anche se in maniera non eccessiva.
E sarà proprio in questa giornata che il campo anticiclonico, ormai disteso lungo i paralleli europei, raggiungerà i massimi della propria potenza nei bassi strati, con valori barici probabilmente uguali o superiori ai 1040 hPa su metà della nostra penisola e un picco che potrebbe sfiorare addirittura i 1050 hPa nella vicina Slovenia, a un passo dal Nord-Est italiano (figura 2).
Occhio quindi al barometro, la cui lancetta arriverà a segnalare valori alto-pressori piuttosto insoliti per i nostri settori, posizionandosi su “Gran Secco”. Anche nei giorni successivi la situazione non subirà sostanziali variazioni perché la circolazione ciclonica arretrerà verso ovest e, con buona probabilità, assisteremo solo a un ridimensionamento dell’intensità della figura barica, i cui massimi resteranno comunque su valori elevati: il segnale dominante, considerando una previsione media spalmata su dieci giorni, pone infatti i massimi del campo anticiclonico ancora a nord delle Alpi, tra il Regno Unito e la penisola balcanica, con valori medi intorno ai 1033-1035 hPa.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera