Immagine Meteo e Clima in Provincia di Verona
La provincia di Verona è la seconda provincia del Veneto e del Triveneto per numero di abitanti (dopo quella di Padova), la 14° in Italia. Confina a nord con... Leggi tutto...
Video rubrica Tempo al Tempo

Il VIDEO-METEO del Capitano Sottocorona

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Immagine Webcam - Orosei (Nuoro)
Webcam ad Orosei, in provincia di Nuoro (NU), nella meravigliosa Sardegna.
Immagine Webcam - Monte Montasio (Udine)
Il Jôf di Montasio è una montagna delle Alpi Giulie alta 2.754 m, situata in Friuli-Venezia... Leggi tutto...
Immagine WRF 850hPa Temp (ita) - ARW - ECM - Lamma
Mappa Lamma del modello WRF-ARW su base ECM che rappresenta la temperatura all'altezza... Leggi tutto...
Immagine Meteogramma di Trieste (WRF)
Meteogramma per la località di Trieste. Un'occhiata alla previsione del tempo di alcuni valori... Leggi tutto...
Immagine Anticiclone delle Azzorre e Africano: chiarimento definitivo
Ogni anno, specialmente durante la stagione estiva, nasce una piccola "polemica" sull'attribuzione... Leggi tutto...
Immagine Meteo e Clima in Provincia di Salerno
Anche dalla mappa qui a fianco si può notare la vastità della provincia di Salerno, tanto da... Leggi tutto...

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

Intenso peggioramento tra mercoledì 23 e giovedì 24 gennaio: i primi dettagli

Scritto da Andrea Corigliano Lunedì 21 Gennaio 2019 11:00

Intenso peggioramento tra mercoledì e giovedì sull'Italia

Fig. 1: situazione in quota prevista tra mercoledì e giovedìIl tempo passa e la modellistica numerica continua a rielaborare la previsione per la metà di questa settimana quando saremo interessati da una profonda saccatura, in ingresso dalla Francia sul Mediterraneo occidentale, che causerà un sensibile peggioramento delle condizioni atmosferiche sulla maggior parte delle nostre regioni. Le soluzioni proposte dai centri di calcolo sono infatti ormai concordi circa l’intensità dell’anomalia di tropopausa che interesserà in modo particolare la nostra penisola perché c’è ormai convergenza nelle previsioni sui valori minimi, intorno ai 5200 metri, che andranno ad assumere le altezze di geopotenziale a 500 hPa proprio sui nostri mari occidentali (figura 1): come detto nei precedenti aggiornamenti, si tratta di valori insolitamente bassi per il Mediterraneo perché sono tipici delle latitudini che segnano il limite del circolo polare artico. Questa profonda saccatura sarà guidata da una forte corrente in quota (corrente a getto) che farà muovere il complesso sistema perturbato verso i nostri mari meridionali piuttosto rapidamente, accompagnandolo con la formazione al suolo di una profonda depressione che assumerà la forma tipica di un ciclone mediterraneo (figura 2). Secondo le ultime elaborazioni, il minimo si formerà probabilmente sottovento alle Alpi mercoledì (ciclogenesi orografica), quando nel primo pomeriggio raggiungerà la pressione di 992 hPa e inizierà a costruire attorno a sé una circolazione che ruoterà in senso antiorario e che andrà rapidamente intensificandosi nelle ore successive. Il vortice si muoverà verso la Corsica (mercoledì 24, ore 00 UTC) e la Sardegna (mercoledì 24, ore 12 UTC) con valori barici minimi oscillanti rispettivamente intorno a 982 hPa e 978 hPa: l’intensità del minimo, con buona probabilità, sarà quindi simile a quello che a fine ottobre caratterizzò il passaggio del ciclone mediterraneo Vaia. Un simile disegno barico causerà inevitabilmente venti tra forti e burrascosi su tutti i nostri mari. Questi ultimi, di conseguenza, vedranno aumentare sensibilmente il proprio moto ondoso diventando a tratti anche agitati o molto agitati.

Sul fronte delle precipitazioni, esse saranno a prevalente carattere di rovescio data l’origine della massa d’aria e la sua predisposizione a rendere l’atmosfera particolarmente instabile. Nonostante ci troviamo però a circa 48 ore dall’inizio dell’evento sussistono ancora incertezze a scala regionale circa la loro distribuzione per la giornata di mercoledì, specie per le regioni settentrionali perché il rapido allontanamento del minimo verso sud non depone per una loro organizzazione spazio-temporale convincente. Più predicibile, invece, il quadro per le regioni centrali (sarà interessato soprattutto il versante tirrenico dove potremmo avere temporali) e la Sardegna che sarà attraversata dal minimo.

Fig. 2: carta del tempo prevista per mercoledì 23

Proprio per dare ai modelli ancora 24 ore di tempo in modo tale da effettuare le ultime correzioni (in queste situazioni, infatti, a 24 ore possono esserci ancora differenze sostanziali), ci limitiamo a esprimere la previsione di precipitazione solo in termini di probabilità che l’evento si possa verificare: a tal proposito, in figura 3 si riporta tramite la scala cromatica graduata la probabilità di precipitazioni per le ore centrali di mercoledì. Circa il tipo di precipitazione, per il momento possiamo affermare che le condizioni sono propense per la neve in pianura al Nord specie sui settori centro-occidentali (da studiare ancora il caso della Liguria per eventuale tramontana scura sul settore centrale) e a quote per la gran parte collinari, cioè tra i 200 e i 800 metri, altrove. Domani scioglieremo la prognosi e cercheremo, nei limiti, di essere un po’ più precisi anche su quest’ultimo aspetto.

Fig.3: probabilità di precipitazioni nelle ore centrali di mercoledì 23 gennaio

Stampa