Glossario Meteo. Lettera T - Da Temperatura a Turbolenza
Glossario Meteo. Lettera T - Da Temperatura a Turbolenza
Temperatura atmosferica
La temperatura dell’aria in prossimità del suolo, fra gli elementi che determinano il tempo, è quella che ha minor peso per la previsione. Infatti, il suo valore assoluto è influenzato da diversi fattori: l’insolazione, l’irraggiamento, l’evaporazione, la condensazione del vapore acqueo, la conduzione termica attraverso la superficie, la vegetazione, la latitudine e l’altitudine. Può subire variazioni regolari e accidentali: le variazioni accidentali sono legate alle condizioni meteorologiche presenti (spostamento delle perturbazioni atmosferiche). Quelle regolari sono quelle a carattere diurno e legate all’altezza del Sole durante la giornata. Diremo che maggiore è l’altezza del Sole all’orizzonte, maggiore è l’intensità della radiazione incidente sul suolo, maggiore è il riscaldamento della superficie e maggiore è il calore emesso da questa. Finché il calore ricevuto supera quello emesso, la temperatura della superficie e quindi dell’aria continua ad aumentare. Allora possiamo dire che dal sorgere del Sole l’aumento della temperatura è rapido, questo perché il calore ricevuto dalla superficie supera quello emesso.
La temperatura raggiunge il suo massimo dopo due ore circa dal momento in cui il Sole raggiunge il suo culmine, quando cioè il calore ricevuto è neutralizzato da quello emesso. Infine, dopo questo momento, la temperatura inizia a calare perché il calore emesso è maggiore di quello in arrivo, la diminuzione è rapida all’avvicinarsi del tramonto, più lenta durante la notte. Quindi la temperatura durante la giornata ha un andamento periodico con un minimo e un massimo. La differenza tra la temperatura minima e massima prende il nome di escursione termica diurna. La temperatura dell’aria ha anche una variazione annuale, collegata alle posizioni reciproche della Terra e del Sole. Nel nostro emisfero al solstizio d’estate (21 Giugno) si ha il massimo della radiazione solare; comunque anche dopo il calore che la Terra riceve continua ad essere superiore alle perdite: la temperatura dell’aria continua ad aumentare. In genere il periodo più caldo è a cavallo tra Luglio e Agosto. Invece la temperatura minima assoluta si verifica di solito in Gennaio o Febbraio, ma non è detto.
Tempesta
Perturbazione atmosferica con venti di forte e fortissima intensità, violenti piogge e grandinate. Si nota anche una brusca diminuzione della temperatura e mare molto agitato. Le tempeste sono spesso associate a perturbazioni e fronti freddi molto intensi.
Temporale
È provocato dalla rapida ascesa di aria calda e umida dei bassi strati verso quote che all’equatore possono superare anche i 17 km di altezza, 12 km alle nostre latitudini. L’aria ascendente (più leggera di quella circostante), si espande e raffreddandosi condensa il vapore acqueo in esso contenuto, con la conseguente formazione di imponenti nubi a sviluppo verticale (cumulonembi). Le differenze di potenziale che si vengono a creare fra la base e la sommità delle nuvole, portano ad un’intensa attività elettrica. I temporali si formano principalmente per il passaggio di un fronte freddo o per cause termiche (forte riscaldamento del suolo e conseguente formazione di nubi cumuliformi in presenza di instabilità dell’aria).
Tramontana, vento di
Vento proveniente da Nord, freddo e talvolta impetuoso, interessa tutta la penisola italiana soprattutto in inverno. Quasi sempre è il prolungamento del Maestrale o della Bora.
Troposfera
È la zona più vicina al suolo dell’intera sfera gassosa che avvolge il nostro pianeta e che vi aderisce per l’effetto della forza di gravità. In questo strato (il più denso di tutti con il 90% della massa atmosferica), si concentrano la gran parte dei fenomeni meteorologici. La sua altezza varia con il variare della latitudine: all’equatore arriva a 18 km, a 45° di lat. sui 13 km ed ai poli solamente 8 km. È riscaldata dalla radiazione terrestre, riemessa dopo aver assorbito quella proveniente dal sole.
Tornado
Il tornado è una colonna d’aria in violenta rotazione, in contatto con il terreno, pendente da un cumulonembo e quasi sempre osservabile come una “nube a imbuto” o tuba. I tornado sono fuori di ogni dubbio il fenomeno atmosferico più incredibile e distruttivo. Essi sono molto più piccoli e molto meno duraturi dei cicloni tropicali. Un uragano può superare i 1000 km di diametro mentre i tornado eccedono raramente i 2 km. I venti in un tornado possono soffiare a oltre 500 km/h. Il vento possiede una notevole componente verticale: le correnti ascensionali raggiungono i 300 km/h riuscendo a sollevare da Terra gli oggetti più pesanti (automobili, intere case, locomotive, ecc). Durante il passaggio dei tornado più violenti la pressione può scendere anche di 100 hPa. Si formano all’improvviso, si muovono molto rapidamente (50-100 km/h), e sono quasi imprevedibili. I tornado si verificano prevalentemente nelle pianure centrali degli Stati Uniti a causa dello scontro di aria calda e umida proveniente dal Golfo del Messico con quella più fredda e secca che scende dalle più alte latitudini del continente americano.
Turbolenza
Fenomeno dovuto agli scambi d’aria tra masse d’aria con differente velocità. Questo si verifica per effetto della viscosità dell’aria che modifica il movimento delle masse d’aria che hanno una velocità minima di almeno 4 m/sec. Più la viscosità dell’aria aumenta più la turbolenza atmosferica diminuisce. Questo fenomeno è molto studiato in Meteorologia essendo una delle basi dei mutamenti del tempo.