Dalla Campania alla Sila: bizzarra pluviometria di alcune aree del sud peninsulare
Dalla Campania alla Sila, la bizzarra pluviometria di alcune aree del sud peninsulare
Il Versante tirrenico lungo tutto lo stivale si mantiene più piovoso rispetto al versante orientale e questo trend si mantiene anche al sud Italia, analizziamone i dati tramite un'analisi pluviometrica pluridecennale raccolta dalle più grandi enciclopedie sul clima Italico.CAMPANIA
Lago Matese: 2100mm e Montevergine: 2300mm, rappresentano le vette pluviometriche dell’Italia Meridionale. Numerose le località Campane con medie pluviometriche elevate e comunque nessuna zona della regione scende sotto i 600mm annui (ma rarissimi sono anche i settori sotto i 700-800mm).SALERNO E L’INTERLAND pianeggiante e basso collinare
Salerno: 1300mm (la città costiera più piovosa dell’italia centro-meridionale e una delle più piovose città costiere Italiche), Olevano sul tusciano (in pianura): 1869 mm, Campagna: 1450mm, Nocera inferiore: 1290mm
Settore costiero amalfitano e sorrentino
Amalfi: 1235mm, Sorrento: 1190mm, Agerola: 1360mm, Ravello: 1202mm
Punte pluviometriche del Cilento dalle coste all’entroterra
Rofrano: 1620mm, Stella Cilento: 1312mm, Sanza: 1680mm, Morigerati: 1440mm, Capaccio: 1271mm, Casalbuono: 1715mm, Contursi: 1450mm
Settore interno campano
Avellino: 1335mm, Caserta: 1120mm, Cerreto Sannita (in pianura): 1580, Civitella Licino: 1830mm, Senerchia: 1805mm, Cusano Mutri: 1790mm, Lago matese: 2100mm, Montevergine Santuario: 2300mm.
Evidente in questo settore è l’influenza delle umide correnti occidentali, basta guardare nei vari settori le differenze pluviometriche tra i versanti occidentali e orientali, ad esempio i settori Lucani che si trovano sul versante orientale rispetto all’Appennino Campano e Lucano si mostrano molto meno piovosi (Matera: 548mm, Potenza: 810mm, Metaponto: 516mm, Valsinni: 813mm, Montalbano ionico: 686mm).
L’esposizione della Campania sia alle umide correnti occidentali che a quelle meridionali ne determina i massimi pluviometrici dell’Italia meridionale (che competono anche con altri piovosissimi settori del Nord).Picchi pluviometrici elevati si riscontrano anche su alcuni settori della Basilicata Tirrenica e sulla Calabria Tirrenica sebbene sia la diffusione che l’abbondanza delle piogge, resti inferiore a quelle della Campania perché, nei settori tirrenici di Basilicata e Calabria, viene a mancare la componente umida meridionale che, invece, riesce ad apportare abbondati precipitazioni in territorio campano.
CALABRIA
Il trend della maggiore piovosità sui versanti occidentali si mantiene anche in Calabria e Sicilia pur restando inferiore la media pluviometrica, rispetto agli elevati picchi pluviometrici della Campania.SILA
La Catena Costiera spesso protegge la Sila dalle umide correnti atlantiche per cui nessuna zona del settore tocca o supera i 2000 mm annui, ad esempio Camigliatello Silano ad alta quota si ferma ad una media di 1605 mm che resta comunque più elevata rispetto agli ancora meno piovosi settori affacciati al mar ionio (Savelli: 1120mm, San Giovanni in Fiore: 1250mm).
Altre medie pluviometriche Calabresi:Settore Tirrenico: Cosenza: 1040mm, Tropea: 610mm, Paola: 1100mm, Gioia Tauro: 940mm , Rosarno: 869mm, Bagnara Calabra: 1040mm, Vibo Valentia: 1001mm, Villa San Giovanni: 716mm. Settore Ionico: Crotone: 660mm, Capo Spartivento:615mm, Rossano: 970mm, Bova marina: 590mm, Cirò: 740mm, Catanzaro: 980mm, Capo dell’Armi:530mm
Si nota come, generalmente, anche in Calabria prosegue il trend della maggiore piovosità dei settori occidentali-Tirrenici, rispetto a quelli Ionici (che raggiungono localmente anche i soli 500mm annui). Rispetto al settore Campano, la piovosità media Calabrese, oltre ad essere inferiore, è anche più irregolare, così zone calabresi ad alta quota hanno una media pluviometrica inferiore rispetto ad alcuni settori costieri Campani e il territorio silano affacciato sullo ionio, a una quota superiore ai 1000 metri risulta essere mediamente meno piovoso di alcune note località costiere campane come Salerno, Amalfi, Sorrento, Capaccio.
A cura di Pierpaolo Gaudieri