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Friuli Venezia Giulia: piogge intense da primato europeo

Friuli Venezia Giulia: piogge intense da primato europeo
 

Regione Friuli Venezia Giulia

Fascia costiera, pianura, collina e zona alpina. Il Friuli-Venezia Giulia condensa in spazi molto ristretti scenari estremamente diversi che si ripercuotono inevitabilmente sul clima. In questo lavoro viene affrontato il comparto relativo alle precipitazioni.

Il Friuli-Venezia Giulia si trova a Nord-Est dell’Italia e confina a Nord con l’Austria, ad Est con la Slovenia e a Ovest con il Veneto; a Sud è bagnato dal Mar Adriatico. Pur essendo una regione relativamente piccola (7.846 km2), presenta una grande variabilità orografica: percorrendola da Sud a Nord si passa dalla zona costiera, che si affaccia sull'alto Adriatico, a una breve pianura fluviale, che si estende per poco più di 70 km, fino alla zona montana dove le Alpi Carniche e Giulie, estendendosi da Est a Ovest, chiudono a Nord il territorio regionale. La sua posizione geografica e la sua orografia fanno sì che in questa regione l’entità e la distribuzione delle precipitazioni siano estremamente varie nel territorio, rendendo così la pioggia regionale un fenomeno molto interessante.

Analisi climatica

Un’analisi eseguita su dati giornalieri di 75 stazioni pluviometriche del Servizio Idrografico del Ministero dei Lavori Pubblici (1961-1990) ha portato al tracciamento di varie mappe regionali di piovosità. Dall’analisi della mappa della pioggia media annua si nota come la regione può essere, in buona misura, divisa in 4 zone che presentano regimi pluviometrici distinti:

a)fascia costiera: è la zona meno piovosa della regione; i totali annui raggiungono mediamente i 1000-1200 mm, con un andamento crescente dalla costa verso l’interno;
b)fascia pianura e colline: avvicinandosi alle montagne, la piovosità aumenta. I valori medi annui variano da 1200 a 1800 mm;
c)fascia prealpina: in questa zona le precipitazioni medie annue raggiungono quei valori che la rendono un primato europeo: dai 2500 ai 3100 millimetri;
d)fascia alpina interna: a Nord delle Prealpi Carniche e Giulie la piovosità media annua torna a decrescere fino a valori di 1600 - 1800 mm, molto simili a quelli della media pianura.


In tutta la regione il mese meno piovoso risulta essere Febbraio, con valori che variano dai 70-100 mm di pioggia della costa e della pianura ai 140-160 mm della zona prealpina. I mesi più piovosi sono Giugno e Novembre, quando si registrano mediamente 100-120 mm di pioggia sulla fascia costiera e in alcune zone della montagna si arriva fino a 360-380 mm. Le variazioni intorno ai valori medi sopra esposti sono notevoli: il mese più piovoso nel trentennio esaminato è risultato Settembre 1965, quando i livelli di precipitazione mensile sono variati dai 300-400 mm della costa agli oltre 1200 mm registrati sulle prealpi Giulie (stazione di Oseacco) e sulle prealpi Carniche (stazione di Barcis). Per quanto riguarda fenomeni di pioggia intensa a livello giornaliero, considerando tempi di ritorno dell’ordine dei 20 anni, i livelli di piovosità massima giornaliera raggiungibili variano statisticamente dai 150-200 mm della costa e della pianura, ai 250-350 mm della zona prealpina, ove localmente in vent’anni si possono registrare delle precipitazioni giornaliere di oltre 500 mm di pioggia in un giorno (Villi et al, 1986 - Ceschia et al, 1990).Per fare un esempio si possono ricordare la pioggia del 14.11.1969 a Oseacco (Prealpi Giulie) di 543 mm e quella del 2.9.1965 di 500 mm a Barcis (Thierry, 1990).

La natura e l’origine delle piogge, ovviamente, variano nel corso dell’anno: durante i mesi tardo autunnali, invernali e primaverili le piogge sono in genere legate alla circolazione sinottica e ai flussi umidi meridionali. Durante i mesi estivi e nei primi mesi autunnali diventa rilevante o anche prevalente il contributo alla piovosità totale di piogge di origine convettiva o comunque legate a dinamiche alla mesoscala. L’intensità delle piogge estivo-autunnali è mediamente superiore a quella delle piogge invernali e primaverili. Infatti, esaminando i dati pluviometrici di trent’anni della stazione di Udine, si nota come l’intensità media giornaliera delle piogge nei singoli mesi (pioggia media mensile/numero medio di giorni piovosi al mese) varia da Febbraio a Luglio tra gli 11 e i 13 mm/giorno, mentre da Agosto a Gennaio si attesta sui 15-17 mm/giorno.

Alcune misurazioni e conclusioni

Le elaborazioni e i dati fin qui presentati si basano su registrazioni giornaliere; tuttavia, a partire dal 1991, l’ERSA (Ente Regionale per la Promozione e lo Sviluppo dell’Agricoltura) del Friuli-Venezia Giulia ha installato in regione una serie di stazioni meteorologiche che rispondono ai criteri di sinotticità richiesti dalla W.M.O., creando una rete che dapprima ha interessato la pianura e in seguito anche la zona alpina. Tali stazioni, dotate di strumentazione automatica, consentono misure di pioggia a intervalli di tempo molto brevi. A partire dall’anno di attivazione le piogge sono state misurate con intervallo temporale di 10 minuti. A tutto Settembre 1995, considerando tale intervallo di tempo, su tutta la rete sono stati registrati oltre 157.000 eventi di pioggia. Sebbene il periodo esaminato sia troppo breve per essere significativo da un punto di vista climatico, le misurazioni fin qui effettuate consentono di intraprendere un’analisi preliminare, ma particolareggiata, sull’intensità della pioggia sul Friuli-Venezia Giulia.

Le piogge meno intense sono evidentemente le più frequenti, tanto che quelle con intensità comprese tra gli 0 e i 2 mm nei 10 minuti rappresentano più del 95% dei casi. Più aumenta l’intensità più il numero dei casi rilevati diminuisce e non stupisce che la distribuzione degli eventi non differisca in modo significativo (P<0.005) da una distribuzione poissoniana. Gli eventi con pioggia superiore a 10 mm in 10 minuti su tutta la rete sono stati complessivamente 355 e rappresentano lo 0.2% di tutte le misurazioni. La distribuzione di tali eventi nel corso dell’anno evidenzia come le piogge più intense si registrino non solo nei mesi estivi, ma in particolare a Settembre. Questo fatto potrebbe rappresentare un tratto distintivo del Friuli-Venezia Giulia. Come era prevedibile, il maggior numero di casi di pioggia intensa si registra nelle ore pomeridiane e serali, anche se i casi registrati nelle ore notturne ed antimeridiane sono pure significativamente numerosi. Una risoluzione temporale di 10 minuti permette un’analisi molto dettagliata delle piogge intense che si presentano in regione. A titolo di esempio si prendono in analisi le registrazioni di pioggia effettuate il 19/9/1995:1) l’elevata intensità (oltre che la quantità complessiva) delle precipitazioni rilevate;2) il dettaglio della distribuzione nel tempo delle piogge, rilevato in ogni località;3) le variazioni nel tempo della distribuzione geografica delle piogge e quindi le caratteristiche dello spostamento dei nuclei di precipitazione.


Il Friuli-Venezia Giulia si dimostra dunque una regione con caratteristiche climatologiche molto interessanti per quanto riguarda la piovosità, soprattutto per le piogge di forte intensità. Le moderne tecniche di rilevazione, inoltre rendono possibili analisi sempre più approfondite di tali fenomeni.

Dati pluviometrici medi stazione di Udine

Suddivisione degli eventi di pioggia

Dati pluviometrici medi della
stazione di Udine (1961-1990)
Dati del Servizio Idrografico del
Ministero dei lavori pubblici.
Suddivisione, in funzione
dell’intensità, degli eventi di
pioggia di 10 minuti registrati
dalla rete delle stazioni
meteorologiche sinottiche
ERSA a partire dal 1991.


Tratto da un articolo di A. Cicogna, M. Salvador, S. Micheletti - Centro Meteorologico ERSA - Friuli Venezia Giulia, Dicembre ‘96.

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