Il Raggio Verde: un fenomeno atmosferico più raro dell'arcobaleno
Il Raggio Verde: un fenomeno atmosferico molto più raro dell'arcobaleno
Pochi di noi l'hanno visto. O forse solo in foto o in qualche documentario. Si tratta infatti di un fenomeno rifrattivo molto più raro dell'arcobaleno, e per questo naturalmente pieno di suggestione e di mistero (apparente...).
Il raggio verde (fenomeni per pochi osservatori e fotografi particolarmente fortunati...) è un brevissimo flash verde-azzurro, che capita talvolta di osservare un istante dopo la completa scomparsa del Sole sotto l'orizzonte (o, all‘alba, un istante primadel sorgere) in particolari condizioni di purezza dell'aria.
La prima descrizione del raggio verde apparve nel 1883 sulla rivista Nature. In quell’articolo W. Swan descrive una sua osservazione della "luce verde del Sole" compiuta il 13 settembre 1865. ll fenomeno divenne popolare nei 1882 con la pubblicazione del romanzo La rayon veri di Jules Verne.
Considerato dapprima un fenomeno fisiologico, il raggio verde fu documentato fotograficamente nel 1920 da Rongier e Danjon. Ma una teoria completa fu elaborata solo negli anni '30 e perfezionata da Show nel 1973 e Fraser nel 1975.
Gli "ingredienti" che concorrono nel determinare il raggio verde sono la dispersione atmosferica, che agisce come un prisma, l'assorbimento selettivo dell'aria e la diffusione di Rayleigh. In sostanza, quando il Sole scompare sotto l‘orizzonte, la luce verde dello spettro della radiazione solare viene separata da quella rossa e deviata maggiormente verso l'alto. La durata di questo "flash" è di solito inferiore al secondo (e questo rende il fenomeno più che raro difficile da percepire). Tuttavia ai poli il Sole lambisce l'orizzonte per più tempo: in tal caso il fenomeno può durare anche una decina di minuti.
Condizioni indispensabili perché si verifichi il raggio verde sono un orizzonte basso e un'aria molto pura. Le isole Canarie, le Hawaii, le Ande del Cile, Pic du Midi sui Pirenei francesi e l'isola d'Ischia sono tra i luoghi, a latitudini più "proponibili" dove maggiore è la probabilità di assistere allo spettacolo.
La leggenda vuole che assistervi almeno una volta nella vita conferisca il dono di non poter più essere ingannati da illusioni e falsità e di realizzare i propri desideri più profondi.