L'indice di teleconnessione forse più gettonato: la NAO
Gli indici teleconnettivi mai come in questi ultimi anni hanno avuto una grande "rilevanza" sulle previsioni meteo, sia per le "stagionali", ma anche per l'evoluzioni a breve e medio termine...
Difatti il "loro" utilizzo è diventato indispensabile e di grande aiuto per comprendere i "movimenti" atmosferici su un'ampia area del Globo, ma che poi potrebbe "influenzare" a distanza anche di settimane le "vicende" meteo della nostra Penisola.
In questo articolo prendiamo in esame l'indice NAO, molto "monitorato" durante la stagione invernale per le eventuali irruzioni di matrice artico-marittimo, oppure di "provenienza" balcanica.L'indice NAO (North Atlantic Oscillation) è dato dalla differenza di pressione tra l'Anticiclone delle Azzorre posizionato sull'alto Atlantico e la depressione islandese.
Stabilito un valore medio di riferimento, vengono misurati gli scarti che si verificano nell'arco di un anno rispetto ad esso.Le perturbazioni atlantiche in questo caso vengono "indirizzate" verso il Nord Europa, mentre il Mediterraneo rimane sotto la "protezione" di una "cupola" anticiclonica con termiche talvolta "extra-stagionali".Già il valore di 0.5 o più (NAO positiva) indica il rafforzamento del Vortice islandese, un'Alta pressione in "ottima forma" , fronti atlantici sempre più "confinati" ad alte latitudini ed infine nessun scambio meridiano.
Gli inverni "stile" anni '90, senza neve e termiche oltre le medie stagionali, sono stati provocati dall'assidua espansione dell'Alta pressione delle Azzorre verso l'alto Atlantico. Questa la classica "configurazione" NAO positiva, che non depone certamente per un Inverno "proficuo" di neve e termiche "degne" della stagione.
Al contrario con un indice NAO negativo (< 0.5), è presente un campo debolmente anticiclonico, favorevole a frequenti scambi meridiani, ed ottime "possibilità" affinchè la nostra Penisola venga raggiunta da correnti artiche.
Un dato curioso è la frequenza di episodi di NAO positiva e negativa negli ultimi 41 anni (1960-2001) durante le stagioni invernali: se consideriamo l’andamento medio mensile, emerge che i mesi trascorsi con NAO positiva sono stati 74, mentre quelli con NAO negativa appena 54.Altrettanto fondamentale, è l'osservazione che negli ultimi anni la NAO ha subito uno spostamento verso est, divenendo quindi maggiormente importante per i paesi anglosassoni: ad oggi, dunque, è la NAO che descrive al meglio la possibilità di discese fredde sul Mediterraneo (Fonte Paviameteo.it)
Per ulteriori approfondimenti sulla NAO vi consigliamo la lettura dell'articolo dedicato alla Circolazione alle medie latitudini: la NAO.
La NAO e altri indici li trovate invece nella categoria Teleconnessioni e indici.
Fabio Porro