Frutta rara ed editing genetico
Frutta rara ed editing genetico
C'è un frutto raro, resistente alla siccità, originario dei climi subtropicali che potrebbe finire nei negozi di alimentari degli Stati Uniti grazie all'editing genetico.
E' il groundcherry,un piccolo frutto che cresce con una buccia simile a un pomodoro, ma ha un sapore simile ad un ananas quando viene morso. È conosciuto come un "raccolto orfano" ed è popolare nei mercati dei contadini per la sua delicatezza.
Il groundcherry ha le dimensioni di una susina e prende il nome dalla sua tendenza a cadere a terra prima che sia completamente maturo, secondo la CNN. Ma nonostante il frutto sia carico di vitamine, proteine e fibre, non ha un sapore dolce come quello di una fragola.
Tuttavia, i ricercatori di uno studio pubblicato su Nature Plants ritengono che possa essere modificato con alcuni interventi genetici.
A causa della loro somiglianza con i pomodori, i ricercatori hanno creato terreni più facili da coltivare e di dimensioni maggiori rispetto a quelli in natura. La speranza è che un giorno possano essere coltivati negli Stati Uniti e messi sul mercato.
Ecco i ricercatori in uno studio pubblicato su Nature Plants: il team di Van Eck ha utilizzato una tecnica di modifica genica chiamata CRISPR che è stata anche utilizzata per riprogrammare le cellule per i trattamenti antitumorali e produrre suini magri, secondo uno studio del National Academy of Sciences.
"Abbiamo preso di mira i geni che conoscevamo già dalla nostra esperienza per rendere l'impianto più compatto e maneggevole", ha affermato Joyce Van Eckof del Boyce Thompson Institute, un'affiliata indipendente della Cornell University. "Gli agricoltori hanno detto che "se riusciamo a modificarli come pensiamo, potremmo avere una crescita nella produzione." La tecnica di modifica genica chiamata CRISPR è stata anche utilizzata per alter cose: ad esempio usando tale tecnica, gli scienziati sono stati in grado di rendere la dimensione della ciliegia più compatta, ma i suoi frutti più abbondanti, il che significa che ha prodotto fino al 50 per cento in più di frutta rispetto a quanto si fa di solito in natura.
A cura di Dario De Santis
Fonte: Weather.com