L'invasione delle scie chimiche: matematicamente e fisicamente impossibile
L'invasione delle scie chimiche: matematicamente e fisicamente impossibile
Premessa: i dati e i calcoli seguenti sono stati esaminati ed effettuati previa analisi delle fonti, inoltre non useremo termini tecnici per facilitare la comprensione ai non esperti e soprattutto alle persone che si avvicinano per la prima volta alla meteorologia e al mezzo aereo.
Prima di tutto partiamo con il significato di scie chimiche o chemtrails: scie che contengono prodotti chimici atti a modificare il clima globale. Inoltre i sostenitori di questa teoria affermano che il sistema HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program) possa influire sul sistema climatico globale inviando onde radio ELF o UHF (rispettivamente Extremely Low Frequency e Ultra High Frequency) in grado di muovere i fronti nuvolosi.
Successivamente, dopo la chiusura dell’impianto causa termine dei finanziamenti per il progetto di ricerca, i sostenitori affermano che il sistema MUOS (sistema di comunicazioni SATCOM americano) abbia soppiantato il sistema HAARP.
Dopo questi accorgimenti iniziali iniziamo con i dati:
- L’idea è che un potere forte e sconosciuto abbia l’interesse a realizzare una modifica del clima globale per averne un vantaggio economico e per utilizzo in guerra. Dai sostenitori viene chiamato geoingegneria clandestina.
- Non discuteremo della coerenza politica di questa decisione, e neppure dell’esistenza di un composto chimico in grado di far diventare una nuvola elettromagnetica e controllabile a piacimento dove non vengono neanche presi in considerazione i movimenti dell’aria, i meccanismi di formazione dei fronti nuvolosi, temperature, umidità, gradienti e interazioni dell’atmosfera con oceani e terreni, quindi poniamo un’atmosfera ideale ferma e statica.
- Passiamo a qualche dato sull’atmosfera, togliendo tutti i gradienti e le varie differenze che l’atmosfera reale ha, ci rimane il mero volume, poniamo pure un limite di altezza, 10km. Il raggio della Terra è mediamente 6371km. Così troviamo che la superficie terrestre è pari a (per semplicità ipotizziamo che la Terra sia una sfera perfetta, la cui superficie è 4πR2) 5,098x1014 m2. Il volume della Terra è 4/3πR3 e quindi abbiamo 1,08266x1021 m3. Il volume della Terra compresa un'atmosfera di 10km di spessore è invece pari a 1,08776x1021 m3. Per differenza si ricava che il volume in metri cubi dell’atmosfera presa in considerazione è: 5,1x1018 m3, ovvero circa 5 miliardi di miliardi di metri cubi. Il calcolo è approssimativo in quanto la Terra è un geoide quindi non regolare e per correttezza togliamo le eventuali anomalie della crosta terrestre (monti,città,colline,ecc.). Poniamo dunque il tutto a 4,5 miliardi di miliardi.
Il peso dell’aria si aggira agli 1,3 kg/m3, quindi il peso dell’atmosfera complessivo è: 5,85 miliardi di miliardi di kg, teniamo dunque presente che abbiamo quasi 6 milioni di miliardi di tonnellate di aria da modificare.
Prima Ipotesi: calcoliamo la quantità necessaria per modificare l’atmosfera. Prendiamo come riferimento il contenuto medio legale di sostanze inquinanti nell’aria che tutti i giorni respiriamo. Attraverso l’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) troviamo che il massimo valore di inquinanti ammesso in aria è 100 mg/m3 (sommando tutti gli inquinanti emessi dall’SOx NOx e CO).Onde evitare che i sostenitori della teoria delle scie chimiche possano insinuare che tale valore di composto sia compreso già negli inquinanti, porremo che la quantità minima per avere un effetto completo sul clima, ponendo una miscela potentissima, elettromagnetica e soprattutto che pesi poco, sia un composto che necessiti di 1 mg/m3 per avere effetto, cioè un centesimo del valore massimo ammesso di inquinanti.
Seconda ipotesi: la tempistica. E' importante, in quanto nella realtà provare a modificare una sola parte di atmosfera comporterebbe lo spostamento, rimescolamento e cambiamento di stato delle massa d’aria, cosa che la teoria delle scie chimiche non prevede. Ma poniamo pure che la nostra atmosfera sia in grado di restare perfettamente ferma e immobile alle perturbazioni, quindi proveremo ad irrorare per un giorno solo una zona per far arrivare il nostro composto a una concentrazione pari a 1 mg/m3.
Terza ipotesi: l’estensione della teoria delle scie chimiche prevede una scala globale, un mega-complotto mondiale.
Inoltre non abbiamo preso in considerazione gli effetti che causerebbero le ricadute di bario-alluminio (almeno i più usati dai sostenitori) in quanto essi, avendo massa maggiore dell’aria, ricadrebbero appunto al suolo.Poniamo invece che il composito sia talmente ben fatto da avere massa pari o inferiore all’aria, e che riesca a rimanere nella zona richiesta per tempo indefinito.Poniamo pure di non erogare questa sostanza nel mondo intero, ma solo in una piccola zona: l’Europa, un quadrato di circa 3000x3000km, circa 10 milioni di km2. Una cifra irrisoria rispetto ai 509 milioni di km2 di superficie terrestre, cioè circa il 2% della stessa. Una cosa del genere nella realtà sarebbe portata via dai venti dopo qualche ora e dispersa, ma rimaniamo sulla nostra atmosfera perfetta. Inoltre un intervento in un area maggiore sarebbe fantascienza.Quindi irroreremo 10 milioni di km2 per ottenere una concentrazione di 1 mg/m3.
Ora abbiamo tutti i dati ipotetici per calcolare la logistica per una operazione di irrorazione clandestina in atmosfera:
- Volume dell’atmosfera da irrorare: 10km (altitudine) x 10 milioni di km2 (superficie) = 100 milioni di km3.
- Peso del composto da usare: 1 mg/m3 trasformandolo in mg/km3 abbiamo 1 miliardo di mg al km3, cioè a 1ton/km3, quindi avremo: 1ton/km3 x 100 milioni di km3 = 100 milioni di tonnelate per irrorare l'intera Europa.
Ipotizziamo che gli aerei cargo possano trasportare 100 tonnellate, ciò richiederebbe un milione di decolli al giorno! Facendo un paragone con la situazione odierna di voli notiamo che ci sono, giornalmente solo 80000 decolli (di aerei di ogni tipo, charter, cargo, passeggeri, turismo)...
Passiamo alla parte logistica di questa operazione:i più grandi aerei cargo che possano sopportare un carico di 100 tonnellate sono sui 500 al mondo (fonte: http://aircargoworld.com) e aggiungendoci pure l’intera flotta di cargo militari europei e americani non si arriva ai mille aerei.Per raggiungere l’obbiettivo prefissato di 1 mg/m3 con la nostra flotta in un solo giorno tutti i nostri aerei dovrebbero effettuare mille decolli. Una operazione che farebbe impallidire la seconda guerra mondiale per la quantità e livello di operazione.
Conclusione: l’operazione è fisicamente impossibile, e se anche lo fosse quali sarebbero i costi? Chi produrrebbe 100 milioni di tonnellate e lo stoccherebbe se non in zone gigantesche e sicuramente non invisibili? Chi le trasporta fino agli aeroporti? Dato che dovrebbe essere trasportato da 2,5 milioni di tir da 40 tonnellate l’uno, praticamente una colonna lunga 75000km rimanendo uniti al camion che precede, praticamente congestionare l’intera rete stradale degli Stati Uniti. Senza contare il consumo di carburante, che supererebbe di 24 volte quello attuale (fonte: http://www.indexmundi.com/energy.aspx?product=jet-fuel) cioè 5,2 milioni di di barili di kerosene annui, facendo il calcolo avremo il consumo giornaliero: 5,2 milioni/365= 14246 barili al dì, per un consumo complessivo di: 14246x125kg (peso barile) =1,7 milioni di kg (il consumo complessivo di un aereo è in kg). Per la nostra missione di airlift necessitiamo di 216 840 litri per aereo (ponendo che siano tutti Boeing 747) in peso avremo 173472kg di combustibile, rapidamente calcoliamo il carburante complessivo utilizzato nel nostro giorno operativo: 173472x1000x700=120 miliardi di kg, ergo 120 milioni di kg al giorno! Per un costo complessivo di 1,86 dollari al galloneUS (dati dell’11 maggio 2015 http://www.indexmundi.com/commodities/?commodity=jet-fuel). Sapendo che 1kg sono 0,264 galloni avremo: 31 miliardi di galloniUS, per un costo totale di 57,77 miliardi di dollari al giorno! Annualmente sarebbero 21060 miliardi! Cioè quasi la metà del PIL USA!Senza contare che avremo tutti gli aeroporti europei occupati 24h con un flusso decuplicato, quindi pensate a Fiumicino, Charles de Gaulle, Heathrow, Francoforte, Berlino, Shipol completamente chiusi al traffico commerciale.
Inoltre la combustione di tale quantità di combustibile produrrebbe una massa tale di CO2 da considerarsi crimine contro l’umanità (altro che scie chimiche!), immettere nel cielo europeo una quantità così mostruosa di CO2 provocherebbe proteste e inchieste a livello internazionale, in quanto ci sarebbe il superamento delle soglie di oltre 20 volte il massimo di legge!Senza contare che tale operazione provocherebbe il movimento di tutti i media globali, tutte le nazioni confinanti con l’europa e gli europei stessi, dato che l’operazione è completamente segreta, solleverebbero un vespaio tale da muovere intere popolazioni, religioni e Nazioni Unite su questo caso.
Tutto questo per cosa? Irrorare il 2% dell’atmosfera per un centesimo dell’inquinamento ammissibile per legge, cosa che se avvenisse verrebbe disperso in qualche ora dai venti e movimenti atmosferici, un inquinamento che alla Terra non farebbe nemmeno un baffo.
A cura di Gianluca Basso, Perito Costruttore Aeronautico, Diplomato all’I.T.I. A.Malignani