ARRIVERÀ ANCHE L’ESTATE…
ARRIVERÀ ANCHE L’ESTATE…
Possiamo anche saltare l’inverno e vivere il trimestre dicembre-febbraio all’insegna di temperature ben superiori alla media climatica, senza vedere nemmeno un’ondata di freddo degna di nota proprio come è accaduto quest’anno, ma siamo praticamente sicuri che l’estate prima o poi arriva e non salta il proprio tempo. Quella che va sotto il nome di «bella stagione» prima o poi bussa alla porta con le condizioni di stabilità atmosferica e con qualche ondata di calore più o meno intensa, visto che la climatologia ce ne assegna dalle tre alle quattro tra giugno e agosto. Certo è che, abituati a vivere calure precoci già in maggio con i primi superamenti della soglia dei 30 °C come se fosse la normalità, ci potrà sembrare strano essere arrivati ormai al debutto dell’estate meteorologica parlando ancora di piogge, di rovesci e di temporali.
E invece non c’è da meravigliarsi. Anche se quest’anno l’instabilità sta facendo davvero gli straordinari – e a tal proposito non si nega che in alcune regioni abbia piovuto davvero troppo rispetto ad altre in cui è piovuto troppo poco – maggio è a tutti gli effetti un mese ancora primaverile e quindi dovrebbe permettere a questa stagione di concludere il proprio cammino lasciandole il tempo necessario per percorrere l’ultimo tratto di strada rimasta nel lungo ponte meteorologico che congiunge, appunto, l’inverno con l’estate. In questo passaggio di consegne si può allora verificare che le condizioni di instabilità tipiche della primavera finiscano per condizionare anche i primi giorni di giugno.
Anche questo comportamento fa parte della variabilità meteorologica interannuale dal momento che, come è logico supporre, la struttura della troposfera non si adegua alle caratteristiche estive semplicemente ponendo fine alla propria irrequietezza con un interruttore e quindi come se fosse una lampadina da spegnere: la ricerca di nuovi stati di equilibrio da parte di un sistema caotico quale è appunto quello atmosferico avviene per gradi e non è istantaneo.
Ecco, quest’anno giugno partirà così: con un tempo ancora irrequieto ereditato da una primavera che sta ancora ricoprendo appieno il proprio ruolo. L’estate meteorologica debutterà all’insegna di una saccatura in quota, ricolma di aria fresca e instabile che darà modo ai temporali di accendersi per convertire l’energia in fenomeni. Non possiamo sapere fino a quando si andrà avanti lungo questo sentiero tracciato, ma siamo pur certi che l’avanzamento stagionale, anche dal punto di vista astronomico, andrà pian piano a stabilizzare la colonna troposferica.
Arriverà anche l’estate, magari con un po’ di ritardo, ma arriverà. E quando arriverà, saremo pronti a raccontarla seguendola passo dopo passo e dando il giusto peso all’intensità degli eventi. Di questa attesa, la nota positiva è che viene inevitabilmente rimandato più avanti il martellamento mediatico sul caldo record in arrivo, sui 40 °C da Nord a Sud, sulle temperature percepite e su tutto quanto fa presa sulla psiche delle persone, specie quelle più fragili come gli anziani. Sempre per qualche click in più.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera