NEI PROSSIMI GIORNI LENTO E GRADUALE RIALZO DELLE TEMPERATURE, MA CON UN TEMPO CHE RESTERÀ NEL COMPLESSO INCERTO
NEI PROSSIMI GIORNI LENTO E GRADUALE RIALZO DELLE TEMPERATURE, MA CON UN TEMPO CHE RESTERÀ NEL COMPLESSO INCERTO
Con la giornata odierna la saccatura artica ha portato a compimento l’opera di intenso raffreddamento del bacino centrale del Mediterraneo, accompagnando il sensibile calo termico a condizioni meteorologiche instabili soprattutto al Centro-Nord. Sulle regioni settentrionali il tempo ha praticamente avuto caratteristiche invernali: due giornate con temperature massime anche inferiori a 9-10 °C nella terza decade di aprile e abbondanti nevicate sull’Appennino Settentrionale fino a quote di bassa collina sono sicuramente espressione di un evento meteorologico che è degno di nota per il periodo e che, nello stesso tempo, ci fa apprezzare cosa significa avere per qualche giorno anomalie termiche negative che hanno all’incirca la stessa intensità di quelle positive, a cui però la dinamica atmosferica ci ha ormai abituato sempre più spesso negli ultimi anni nel corso di tutte le stagioni. Terminato l’afflusso di aria fredda, ci vorrà ora qualche giorno per ritornare a temperature più vicine a quelle tipiche del periodo.
L’andamento delle previsioni di ensemble del campo termico previsto sulla verticale del Centro Italia a circa 1500 metri, prese come esempio solo per dare una valutazione sommaria dei futuri movimenti delle masse d’aria in libera atmosfera, ci mostra infatti una graduale ripresa dei valori di temperatura che in circa 4-5 giorni dovrebbero rientrare nella climatologia di fine aprile.
Il graduale afflusso di aria sempre meno fredda, che prenderà piede soprattutto da giovedì, sarà legato a un cambiamento degli equilibri delle figure di alta e di bassa pressione in pieno Oceano: entrerà infatti sulla scena euro-atlantica una circolazione depressionaria, proveniente dal lontano Canada, che andrà a inserirsi nella circolazione artica per rimodularne la forma spostando l’asse della saccatura sul settore occidentale del nostro continente entro i primi giorni della prossima settimana.
Usciremo così dall’influenza delle correnti settentrionali per entrare sotto quella dei flussi meridionali che potrebbero inizialmente muoversi sul confine tra la circolazione ciclonica presente a ovest e quella anticiclonica che andrebbe a svilupparsi a est della nostra penisola. Secondo gli ultimi aggiornamenti il segnale ciclonico dovrebbe gradualmente prevalere e quindi lasciare aperta, alle nostre latitudini, la porta atlantica: ciò significherebbe avere sicuramente aria più mite ma anche umida e quindi propensa ad accompagnare il passaggio di nuove perturbazioni o di condizioni di instabilità.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera