POTENTE RIMONTA DELL’ANTICICLONE CON PROBABILI NUOVI RECORD DI CALDO IN VISTA
POTENTE RIMONTA DELL’ANTICICLONE CON PROBABILI NUOVI RECORD DI CALDO IN VISTA
La goccia fredda entrata sul Mediterraneo occidentale come evoluzione della coda della saccatura giunta nel pomeriggio di ieri a ridosso del Nord-Ovest è ora in piena azione sui nostri mari di ponente, tra Corsica e Sardegna, dove apporta condizioni di spiccata instabilità. Il piccolo vortice continuerà a muoversi verso sud e approderà domani, giovedì 11, sull’Algeria per poi rimanere parcheggiato sul deserto sahariano, in attesa che un ramo del flusso perturbato si abbassi di latitudine per riprenderlo e farlo confluire nella vasta circolazione ciclonica che governa la dinamica atmosferica del Nord Atlantico.
Dando credito alla linea di tendenza delineata in chiave probabilistica dalla modellistica numerica, questo scenario dovrebbe concretizzarsi tra martedì 16 e mercoledì 17, quando andrebbe delineandosi lo sviluppo meridiano di una saccatura il cui approccio alla nostra penisola resta ancora da analizzare. Prima di arrivare a questa evoluzione attraverseremo una fase anticiclonica che sarà dovuta all’espansione dell’alta pressione delle Azzorre, già pronta a ricucire lo strappo che si è venuto a creare proprio con il passaggio della goccia fredda.
La struttura che andrà ad assumere in quota la figura barica, ben evidente dalla disposizione del campo di geopotenziale a 500 hPa per la giornata di venerdì 12 (figura a sinistra), lascia intendere la risalita di aria subtropicale marittima particolarmente mite per il periodo e il conseguente rigonfiamento delle superfici isobariche fino a raggiungere valori davvero insoliti per metà aprile: le tonalità cromatiche che vanno dal rosso acceso al magenta, infatti, ci dicono che per quanto riguarda l’intensità questo scenario calcolato è marcatamente anomalo perché cade nella coda destra della distribuzione formata da tutti gli scenari atmosferici che possono verificarsi in questo periodo dell’anno.
In altre parole la campana anticiclonica, con quella isoipsa di 588 decametri a 500 hPa che sfiora le Alpi occidentali, sarà molto «potente» per questo periodo: a dire il vero, lo sarebbe anche per il periodo estivo, ovviamente con un valore dell’anomalia più attenuato. Di pari passo si comporterà anche il campo di temperatura a 850 hPa (figura a destra), la cui previsione denota in modo chiaro la probabile realizzazione di uno scenario di anomalia positiva ancora una volta inconsueta per il periodo soprattutto tra penisola iberica centro-settentrionale, Francia e Italia centro-settentrionale.
Come per gli scenari relativi alle altezze di geopotenziale appena discussi, anche per la grandezza «temperatura a circa 1500 metri» ci troviamo agli estremi della distribuzione statistica. In soldoni, la modellistica numerica ci sta informando che ci sono i presupposti affinché, tra venerdì e lunedì, ci siano i presupposti per battere nuovi record di caldo in quota e nei bassi strati, a breve distanza dall’ultimo evento che è accaduto non più di 48-72 ore fa su diversi stati europei. Agli antipodi invece si troverà l’Algeria dove, proprio a causa dell’affondo della goccia fredda, sarà presente una situazione opposta caratterizzata da anomalie pesantemente negative in termini di altezza di geopotenziale a 500 hPa e di temperatura a 850 hPa.
Nel prossimo aggiornamento, una previsione delle temperature che saranno probabilmente raggiunte.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera