GIORNATE CON UN TEMPO TRA IL PERTURBATO E IL VARIABILE
GIORNATE CON UN TEMPO TRA IL PERTURBATO E IL VARIABILE
Se l’inverno meteorologico ci ha lasciato con una stagione invernale mai nata, la primavera sembra voler iniziare con il piede giusto. Ad una settimana dal suo debutto meteorologico, le nostre latitudini continuano a rimanere esposte alle correnti atlantiche che inviano a più riprese diversi sistemi perturbati verso il bacino occidentale del Mediterraneo e da qui verso l’Italia.
La situazione a scala sinottica di questa sera (fig. 1) rappresenta molto bene quel tipo di configurazione barica favorevole all’arrivo in sequenza delle perturbazioni che, nascendo e strutturandosi all’interno di quel vasto canale depressionario che parte dal Mare del Labrador, entrano poi dalla penisola iberica per proseguire la loro corsa verso levante facendo leva anche sul contributo che fornisce il nostro bacino al loro mantenimento. La posizione defilata dell’Anticiclone delle Azzorre è quel fattore indispensabile per far sì che le correnti occidentali possano massimizzare i propri effetti senza dover chiedere il permesso di passare: l’attivazione delle correnti sciroccali, che anticipa i passaggi delle singole perturbazioni, ne è la diretta conseguenza.
In questo schema, ecco allora osservare una perturbazione che sta interessando il Nord, il versante tirrenico centro-settentrionale e la Sardegna e una seconda che sta entrando sulla penisola iberica e che ci raggiungerà nella serata di domani: sarà questo il sistema nuvoloso più attivo, capace di dispensare i fenomeni più organizzati.
Entro domenica le due superfici frontali porteranno precipitazioni soprattutto al Nord, sul versante tirrenico centro-settentrionale e in Sardegna con cumulate complessive che risulteranno in genere tra abbondanti e molto abbondanti su tutta la fascia alpina e prealpina, sulla Liguria e sulla Toscana settentrionale; tra moderate e significative sul versante tirrenico fino alla Campania e sulla Sardegna occidentale. Ancora nevicate copiose sui rilievi alpini centro-occidentali a quote per lo più comprese tra i 900 e i 1400 metri, localmente inferiori nei rovesci più intensi. Neve in Appennino centro-settentrionale tra i 1200 e i 1600 metri, a tratti a quote inferiori e fino a 900-1000 metri.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Per le classiche previsioni del tempo, vai al meteo per oggi, domani, oppure al METEO SETTIMANALE » Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica.
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera