PRECIPITAZIONI INTENSE E ABBONDANTI: ADESSO ARRIVA IL TURNO DELL’AREA IONICA E DEL NORD-OVEST
PRECIPITAZIONI INTENSE E ABBONDANTI: ADESSO ARRIVA IL TURNO DELL’AREA IONICA E DEL NORD-OVEST
Con il passaggio della perturbazione giunta giovedì e transitata tra ieri e oggi, si è aperto sul Mediterraneo centro-occidentale un nuovo capitolo: ci siamo lasciati infatti alle spalle il dominio anticiclonico subtropicale per entrare in una fase atmosferica molto vivace, governata dalle correnti perturbate atlantiche. La carta del tempo prevista per il primo pomeriggio di domani, domenica 25 febbraio, lascia ben intendere questo cambio di passo del tempo perché ci mostra una configurazione barica molto diversa rispetto a quella che abbiamo sperimentato nelle ultime tre settimane (fig. 1). Si osservano infatti due circolazioni cicloniche agire ai confini della nostra penisola: sull’area ionica si posizionerà il minimo che andrà formandosi entro la prossima notte e che interesserà proprio domani le regioni meridionali, mentre dal Canale della Manica inizierà ad avanzare una struttura vorticosa più profonda e complessa che accompagnerà la perturbazione atlantica destinata a interessare, sempre da domani, le nostre regioni nord-occidentali con la sua parte più avanzata.
Sarà questo sistema perturbato a far parlare di sé nel corso della prossima settimana per via della sua lenta evoluzione sui nostri mari di ponente. Il tempo a tratti perturbato della giornata di domenica lo ritroveremo quindi sulle regioni meridionali, dove ci attendiamo precipitazioni diffuse e di intensità fino a forte, localmente anche a carattere temporalesco, specie sulla Calabria ionica e sul messinese (fig. 2, a sinistra): saranno queste, infatti, le aree più esposte ai fenomeni più organizzati sotto la spinta orografica che acutizzerà gli effetti della stretta ventilazione antioraria generata dal minimo. Altrove prevarranno condizioni di variabilità, ma dal pomeriggio le nubi in aumento e l’arrivo delle prime precipitazioni al Nord-Ovest annunceranno l’approssimarsi del nuovo sistema perturbato che ci interesserà nella prossima settimana. Le temperature massime di domani, domenica 25, non subiranno sostanziali variazioni: solo al Sud ci aspettiamo un moderato calo (fig. 2, a destra).
La complessità della dinamica atmosferica che si farà invece strada da lunedì è da ricercare nel passaggio di consegne tra la depressione madre che si porterà sulla Francia e un minimo satellite di natura orografica che, con buona probabilità, nella notte su lunedì si andrà formando sul Golfo del Leone (fig. 3, a sinistra). La sua genesi sarà determinante per costruire sul Mediterraneo occidentale un pendio barico sufficientemente inclinato da innescare un richiamo strutturato di correnti umide e instabili meridionali alla volta delle nostre regioni centro-settentrionali e in modo particolare del Nord-Ovest, dove il flusso stesso a stretta componente ciclonica tenderà a convergere trovandosi per altro di fronte il baluardo alpino. Sono queste le condizioni ideali per portare su questo settore dell’Italia precipitazioni organizzate che diventeranno probabilmente anche persistenti per via della lenta evoluzione verso sud-est che avrà successivamente l’intera struttura ciclonica.
Dall’analisi dei calcoli dei modelli numerici, infatti, sembra che lo scenario più probabile contempli la graduale attenuazione della depressione principale sulla Francia e un parziale approfondimento del minimo sul Golfo del Leone, in probabile evoluzione verso il Mar di Corsica e il Mar di Sardegna tra martedì e mercoledì, quando potrebbe avvenire la sua unione con una nuova circolazione depressionaria in possibile risalita dall'entroterra libico.
Una traiettoria verso sud del vortice e una sua posizione a ovest della nostra penisola andranno così a incentivare il richiamo di correnti meridionali che continuerebbero a raggiungere il Nord-Ovest, dove si avrebbero ancora piogge e nevicate ma con la quota neve destinata ad alzarsi per via della sempre più strutturata avvezione di aria mite di estrazione nord-africana in arrivo: a tal proposito, gli scenari di ensemble delle precipitazioni previste per esempio sul Piemonte, da prendere per ora solo come un prima bozza indicativa, sono esplicativi proprio della durata della fase precipitativa proprio per la lenta evoluzione prevista dell’intero sistema perturbato. Avremo modo di dettagliare meglio la situazione nei prossimi interventi, parlando ovviamente delle condizioni meteorologiche che questa evoluzione riserverà anche al resto dell’Italia.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera