FASE INVERNALE NEL FINE SETTIMANA E A SEGUIRE L’ARRIVO DELL’ANTICICLONE AFRO-MEDITERRANEO
FASE INVERNALE NEL FINE SETTIMANA E A SEGUIRE L’ARRIVO DELL’ANTICICLONE AFRO-MEDITERRANEO
Siamo a gennaio, mese centrale dell’inverno meteorologico che, come è noto, inizia il 1° dicembre. La stagione dovrebbe quindi essere ormai arrivata a regime per far sentire la propria voce, inserendosi senza problemi nelle diverse evoluzioni dell’atmosfera che fanno parte degli scenari tipici di questo periodo dell’anno. Non siamo invece ancora arrivati a questo punto e, nel caso ci sia la possibilità di arrivarci, dovremmo ormai aspettare febbraio per vedere che cosa questo mese avrà in serbo: ancora una volta, infatti, una nuova irruzione di aria fredda confermata tra venerdì 19 e domenica 21 gennaio sarà la toccata e fuga di una stagione che sta portando con sé, anche quest’anno, i segni di una netta invadenza del respiro subtropicale sull’area mediterranea, come dimostrano i dati raccolti negli ultimi quarantacinque giorni.
A tal proposito guardiamo il comportamento che ha avuto la temperatura a 850 hPa – cioè a circa 1500 metri – perché ci troviamo a una quota che non risente degli scambi di calore con i bassi stati e che quindi fornisce informazioni solo sulla natura e sulla provenienza di una massa d’aria che interessa un territorio. Ecco che allora un’anomalia media di temperatura per lo più compresa tra +1.5 °C e +2.0 °C sul bacino centro occidentale del Mediterraneo (fig. 1) non può che confermare quanto sia stato irrilevante il peso dell’inverno che abbiamo avuto fino a oggi, ormai arrivati al giro di boa stagionale: una situazione, questa, che si trova agli antipodi rispetto al segnale che ha dominato sulla penisola scandinava e sull’est europeo, dove invece la stagione ha trovato i tempi e i modi per far parlare di sé.
Tra l'altro, analizzando la linea di tendenza per i prossimi giorni, si evince che un contributo al segnale positivo dell’anomalia sarà dato anche dall’evoluzione che, con buona probabilità, sarà dominante per una buona parte della terza decade di gennaio. Il mese dovrebbe infatti congedarsi con l’espansione del promontorio subtropicale che a tutte le quote strutturerà un robusto campo di alta pressione di natura afro-mediterranea, grosso modo tra il 23 e il 27 del mese. Limitandoci per il momento a evidenziare solo il segnale, si ritiene credibile l’impostazione di un flusso d’aria di origine subtropicale marittima verso i settori occidentali europei e l’Italia (fig. 2, a sinistra), dove a 850 hPa l’anomalia termica media, calcolata sui cinque giorni appena citati, è ad oggi stimata in scarti positivi per lo più compresi tra 7 e 10 °C: avremo modo di dare indicazioni più attendibili nei prossimi giorni e, passo dopo passo, vedere se ed eventualmente quando la dinamica proporrà un nuovo cambiamento di scenario.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera