NEI PROSSIMI GIORNI UN PO’ DI INSTABILITÀ AL SUD E ITALIA SUL CONFINE TRA ARIA FREDDA E ARIA MITE, PRIMA DI UN PROBABILE CAMBIO DI CIRCOLAZIONE DA OVEST
NEI PROSSIMI GIORNI UN PO’ DI INSTABILITÀ AL SUD E ITALIA SUL CONFINE TRA ARIA FREDDA E ARIA MITE, PRIMA DI UN PROBABILE CAMBIO DI CIRCOLAZIONE DA OVEST
Nelle prossime 24-36 ore le condizioni atmosferiche sul Mediterraneo centrale dipenderanno da una modesta circolazione ciclonica a tutte le quote (fig. 1): come abbiamo detto nelle ultime analisi, si tratta di quel che resta dell’impulso di aria molto fredda che è arrivato sulla Francia e che, tornando un po’ sui propri passi, allargherà la propria azione alle nostre latitudini per costruire modeste condizioni di instabilità atmosferica che indirizzerà soprattutto verso le nostre due Isole Maggiori e il settore ionico. L’alta pressione continuerà invece a campeggiare alle alte latitudini e a organizzare la discesa di una nuova irruzione di aria gelida che si dirigerà verso l’Europa orientale e il Mar Nero e che, lambendo la penisola balcanica, potrà fare arrivare qualche spiffero fin sulle regioni adriatiche centro-meridionali tra venerdì 12 e sabato 13.
Il tempo di domani (fig. 2) vedrà quindi ampie schiarite al Nord e sulla Toscana, ad eccezione del Piemonte sud-occidentale dove la nuvolosità potrà tardare a dissolversi dopo le residue deboli nevicate fino a quote collinari della prossima notte. Cielo tra nuvoloso e molto nuvoloso altrove, con precipitazioni in genere sparse e intermittenti ad eccezione della Sardegna nord-orientale e del settore ionico che va dal catanese al catanzarese: su questi settori le piogge, anche a carattere temporalesco, saranno probabilmente più organizzate e frequenti per effetto dello sbarramento orografico a cui andranno incontro i venti in arrivo dal quadrante sud-orientale sullo Ionio e da quello nord-orientale sul medio Tirreno, su cui si affaccia la Sardegna.
Nevicate deboli ed intermittenti sull’Appennino, partendo dai 5-600 metri delle Marche per passare ai 7-800 metri di Abruzzo e Molise e arrivare ai 900-1000 metri di Basilicata e Calabria settentrionale. Nevicate a quote più elevate altrove a causa del richiamo di aria più mite. Venerdì 12 le condizioni atmosferiche tenderanno a migliorare anche se sul versante adriatico e al Sud bisognerà aspettare sabato 13 per avere un’affermazione più convinta delle condizioni di stabilità atmosferica (fig. 3).
Proprio tra le due giornate, infatti, queste regioni saranno interessate dal veloce passaggio della parte periferica della nuova irruzione fredda che interesserà l’Europa orientale: per questo motivo, ci aspettiamo ancora qualche residua e isolata precipitazione, nevosa fino a quote collinari tra l’Abruzzo e la Basilicata. Tutto questo accadrà mentre a ovest una timida rimonta dell’alta pressione nord africana sospingerà verso le nostre regioni di ponente aria mite di origine subtropicale marittima che causerà l’inevitabile aumento altezza dello zero termico, previsto raggiungere e superare i 2000 metri sulle Alpi occidentali.
Un nuovo impulso periferico, generato da una nuova pulsazione meridiana della vasta e gelida circolazione di bassa pressione che è ormai semistazionaria da diversi giorni in prossimità della penisola scandinava, potrebbe far rientrare su parte dell'Italia aria più fredda tra domenica 14 e i primi giorni della prossima settimana: si tratterebbe però, ancora una volta, di appena uno sbuffo di scarsa consistenza, prima di un più deciso cambio di circolazione in arrivo da ovest e portato da correnti decisamente più temperate, di matrice subtropicale.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Per le classiche previsioni del tempo, vai al meteo per oggi, domani, oppure al METEO SETTIMANALE » Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica.
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera