SI CONCLUDE LA PRIMA FASE DEL PEGGIORAMENTO DELL’EPIFANIA: LA DINAMICA EVOLUTIVA E I FENOMENI SIGNIFICATIVI PREVISTI PER DOMENICA 7 GENNAIO
SI CONCLUDE LA PRIMA FASE DEL PEGGIORAMENTO DELL’EPIFANIA: LA DINAMICA EVOLUTIVA E I FENOMENI SIGNIFICATIVI PREVISTI PER DOMENICA 7 GENNAIO
Completiamo la previsione relativa alla circolazione ciclonica che nella giornata di ieri è entrata sul palcoscenico del Mediterraneo per condizionare il nostro tempo anche nei prossimi giorni. In particolare, finiamo di parlare degli effetti legati alla prima fase evolutiva del vortice, vale a dire prima che il suo spostamento verso il Tirreno meridionale – previsto entro la giornata di martedì – permetta l’ingresso di una parte dell’aria fredda, di matrice artica continentale, in procinto di estendere la propria influenza a tutti i paesi che si trovano oltralpe.
Partiamo dall'analisi della carta del tempo prevista per il pomeriggio di domani, domenica 7 gennaio (fig. 1, a sinistra), nella quale si può notare lo spostamento della perturbazione verso le regioni centro-meridionali insieme al centro di bassa pressione di circa 993 hPa previsto posizionarsi grosso modo sul Mare Adriatico centrale. L’intenso gradiente barico, che si attiverà con la figura anticiclonica di circa 1034 hPa presente sulla penisola scandinava, accelererà il movimento del flusso artico che per il momento scorrerà a nord dell’arco alpino ma che riuscirà in parte anche ad aggirarlo prendendo la via occidentale per entrare, con la propria parte più avanzata, dalla Valle del Rodano e da qui raggiungere con i primi spifferi la Sardegna (fig. 1, a destra).
Bisognerà invece aspettare lunedì 8 e martedì 9 per vedere aprirsi anche la porta della bora e osservare così la penetrazione delle correnti orientali sul catino padano e la loro propagazione verso il medio versante adriatico che sarà come sempre maggiormente esposto a questo tipo di circolazione. Proprio per la situazione appena descritta, il tempo di domani sarà ancora marcatamente instabile e a tratti perturbato sulla maggior parte delle nostre regioni (fig. 2, a sinistra): condizioni di variabilità interesseranno solo l’estremo Nord-Ovest dove avremo anche delle schiarite.
L’intensa circolazione ciclonica concentrerà e organizzerà le precipitazioni soprattutto laddove l’effetto dello sbarramento orografico (stau) andrà ad accentuare la risalita del flusso umido lungo i pendii dei rilievi: per le precipitazione diffuse e localmente intense, che a fine giornata potranno determinare cumulate tra significative e abbondanti, troviamo così in prima linea l’Emilia Romagna e il versante tirrenico centro-meridionale.
Anche se il fenomeno dello stau sarà meno accentuato, per lo stesso motivo si prevedono fenomeni abbastanza frequenti anche sulla Sardegna occidentale e sul versante adriatico centrale. Nevicate in Appennino a quote variabili tra i 1000 metri di quello settentrionale e i 1500 metri di quello centrale e a quote ancora superiori su quello meridionale. Nevicate anche sui rilievi della Sardegna fino a circa 1000 metri e sull’entroterra centro-occidentale del versante padano dell’Appennino ligure, probabilmente fino a quote di alta collina.
Un appunto anche per la ventilazione (fig. 2, a destra) che soffierà molto intensa tra il Golfo del Leone e il Mar Tirreno meridionale, dove il flusso raggiungerà intensità di burrasca con raffiche tempestose e darà occasione al moto ondoso, in pessime condizioni, di determinare mareggiate lungo le coste esposte. Venti da moderati a forti da nord-est anche sull’Adriatico settentrionale e di tramontana in Liguria. Temperature in diminuzione.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Per le classiche previsioni del tempo, vai al meteo per oggi, domani, oppure al METEO SETTIMANALE » Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica.
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera