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Modello WRF-ARW-7km (base dati GFS) con la mappa per l'Italia della temperatura e dell'altezza... Leggi tutto...
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CEDE IL CAMPO ANTICICLONICO SOTTO LA SPINTA DI CORRENTI ATLANTICHE SEMPRE PIÙ CONVINTE

Scritto da Andrea Corigliano Sabato 30 Dicembre 2023 00:00

CEDE IL CAMPO ANTICICLONICO SOTTO LA SPINTA DI CORRENTI ATLANTICHE SEMPRE PIÙ CONVINTE

Evoluzione attesa per il 31 dicembre 2023Stiamo trascorrendo questi ultimi giorni del 2023 in compagnia di un campo anticiclonico di matrice subtropicale e di tutto ciò che comporta la sua presenza in questa stagione: le inversioni termiche, il ristagno degli inquinanti nei bassi strati, una nuvolosità stratiforme che ha prevalentemente interessato il Nord e il versante tirrenico e, soprattutto, le temperature che si sono mantenute ben al di sopra delle medie stagionali.

Tra domenica 31 dicembre e lunedì 1° gennaio una modesta perturbazione atlantica proverà ad aprire un varco alle correnti perturbate atlantiche e a chiudere così questa fase meteorologica di stallo (fig. 1).

Il cedimento della figura di alta pressione e un primo abbassamento di latitudine del flusso perturbato atlantico determinerà così l’arrivo di precipitazioni, per lo più di debole intensità, su Emilia, Lombardia, Nord-Est, versante tirrenico e in modo ancor più marginale sulle nostre due Isole Maggiori.

Solo tra il Levante Ligure, la Toscana settentrionale e il Friuli Venezia Giulia i fenomeni sono attesi più organizzati e intensi per via della migliore interazione che il flusso umido avrà con i rilievi (fig. 2, a sinistra). Tornerà anche un po’ di neve sulle Alpi ma quote medie – cioè tra gli 800 e i 1300 metri – dal momento che le temperature presenteranno ancora un segnale di anomalia positiva seppur meno intensa rispetto a quella che ha caratterizzato l’ultima decina di giorni (fig. 2, a destra).



Il nuovo anno sarà così tenuto a battesimo dalle correnti occidentali, dapprima tese e poi probabilmente più ondulate a partire dalla seconda parte della prossima settimana (fig. 3). L’aumento dell’ampiezza delle oscillazioni dovrebbe così permettere ai sistemi nuvolosi di essere più incisivi e quindi di apportare precipitazioni più organizzate. Nei prossimi giorni vedremo di saperne di più.

Previsione tra il 31 dicembre e il primo gennaio

Tendenza per il 4-5 gennaio 2024


Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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