UNA SETTIMANA DI GRANDE CALDO: PER LA SUA FINE DOVREMO PAZIENTARE PER DIVERSI GIORNI
UNA SETTIMANA DI GRANDE CALDO: PER LA SUA FINE DOVREMO PAZIENTARE PER DIVERSI GIORNI
Ci aspetta una settimana di gran caldo, specie al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori. Come detto, si tratterà di una situazione meteorologica marcatamente anomala per il Mediterraneo centrale e l’Italia, dovuta all’espansione del promontorio nord africano che riuscirà a trasportare verso le nostre latitudini aria rovente: non è sensazionalismo parlare in questi termini, è semplicemente realismo perché non credo che si possa descrivere in altro modo il fatto che sulla verticale di una buona parte della nostra penisola, a circa 1500 metri di quota, arrivino a serpeggiare per più giorni isoterme dal valore superiore ai 24-25 °C.
Come abbiamo detto, sono queste temperature tipiche che caratterizzano la libera atmosfera presente al di sopra del deserto sahariano e diventano doppiamente anomale nel momento in cui non si limitano solo a una toccata e fuga, ma persistono per più giorni e quindi danno all’onda di calore le possibilità per diventare straordinaria per intensità e per durata. Un caldo intenso e persistente che porta la stragrande maggioranza delle persone a chiedersi quando potrebbe finire.
Ad oggi non possiamo rispondere con una data plausibile, perché almeno fino all’inizio della prossima settimana è medio-alta la probabilità che la massa d’aria subtropicale persista soprattutto sulle nostre regioni centro-meridionali: l’isoterma di 20 °C, che come sempre prendiamo come temperatura di demarcazione per individuare la frontiera più settentrionale del flusso caldo, dovrebbe portarsi nella seconda parte della settimana entrante a cavallo tra le regioni settentrionali e quelle centrali ed evidenziare quindi una certa resistenza della massa d’aria subtropicale a lasciare le nostre latitudini.
Solo le regioni settentrionali potranno osservare tra mercoledì e giovedì un ridimensionamento delle temperature di qualche grado, mentre altrove la situazione rimarrà praticamente stazionaria.
Le fisiologiche oscillazioni della temperatura che si osserveranno tra un giorno e l’altro al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori saranno dovute all’influenza dei microclimi locali perché la massa d’aria che graverà su questi settori sarà sempre la stessa: non è quindi da escludere allora che sulle regioni centro-meridionali la forbice delle temperature massime attese rimanga invariata almeno fino a domenica 23 e quindi su valori per lo più compresi tra 33 e 40 °C, con picchi superiori anche fino a 43-44 °C.
Come ho detto nel precedente articolo, vedremo ogni due giorni la previsione delle temperature previste, alla luce degli ultimi aggiornamenti disponibili.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera