ECCO LA BOLLA DI CALORE IN ARRIVO ALL’INIZIO DELLA PROSSIMA SETTIMANA
ECCO LA BOLLA DI CALORE IN ARRIVO ALL’INIZIO DELLA PROSSIMA SETTIMANA
Possiamo ormai dire che il dado è tratto. Con gli ultimi aggiornamenti calcolati dalla modellistica numerica diventa ormai molto chiara l’entità della bolla di calore che si appresta a risalire dal profondo deserto sahariano per portarsi fin sul bacino centrale del Mediterraneo ed estendere da qui la propria influenza alla nostra penisola. Come abbiamo già detto nelle precedenti analisi, saranno le 72 ore comprese tra lunedì 17 e mercoledì 19 a vedere la massima espansione della rovente massa d’aria subtropicale che si spingerà con l’isoterma di 24 °C a 850 hPa fino alle Alpi occidentali e alla Pianura Padana e con l’isoterma di 28 °C fino a tutto il versante tirrenico, andando a inglobare così anche la Sicilia e la Sardegna: si tratta di temperature estremamente elevate che evidenziano, per questo periodo dell’anno, scarti positivi dalla media climatologica fino a 10-12 °C.
Avere una massa d’aria con queste caratteristiche termiche sulla verticale della nostra penisola, a circa 1500 metri di quota, vuol dire andare incontro a temperature molto elevate, se non addirittura estreme, anche nei bassi strati: come abbiamo infatti spiegato in uno degli ultimi approfondimenti proposti, in una bolla di calore i moti di compressione che sono mossi dalla figura anticiclonica associata – e in questo caso facciamo riferimento al promontorio nord africano – comprimono verso il basso e di conseguenza surriscaldano una massa d’aria che è già molto calda in partenza.
Nei primi giorni della prossima settimana andremo quindi incontro a temperature massime che molto facilmente si porteranno tra i 35 e i 40 °C, con picchi per lo più compresi tra 41 e 43 °C che potrebbero essere raggiunti sull’Emilia Romagna, sulle zone interne del Centro-Sud e sulla Sicilia e picchi fino a 44-46 °C non esclusi sulla Sardegna: si tratta di una prima stima che dettaglieremo meglio nei prossimi articoli.
Concludo questo intervento con alcune considerazioni. Deve essere chiaro a tutti che le condizioni meteorologiche che si prospettano saranno difficili e che stiamo veramente andando incontro ad una fase cruenta di «caldo maltempo nord africano». Partendo da temperature così alte, non è peraltro necessario un tasso di umidità eccessivamente elevato dell'aria per avvertire un disagio fisiologico forte, molto forte o estremo per caldo afoso. Si raccomanda quindi di fare molta attenzione e di essere prudenti perché le condizioni ambientali che si prospettano non sono assolutamente da prendere alla leggera.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera