PRIME INDICAZIONI SULLA PRIMA ONDATA DI CALDO IN ARRIVO LA PROSSIMA SETTIMANA
PRIME INDICAZIONI SULLA PRIMA ONDATA DI CALDO IN ARRIVO LA PROSSIMA SETTIMANA
L’immagine satellitare relativa alle prime luci dell’alba ci dà una prima idea del cambio di circolazione che si appresterà a prendere piede sul Mediterraneo nei prossimi giorni (fig. 1). Anche se le regioni centro-meridionali si troveranno ancora per 36-48 ore interessate da una circolazione di aria fresca e instabile che andrà comunque attenuandosi gradualmente, si intravede a ovest un primo tentativo del tempo di volgere lo sguardo verso condizioni più stabili per via di una prima rimonta anticiclonica in fase di avanzamento sulla penisola iberica. Sotto la spinta della struttura ciclonica ora presente in Oceano Atlantico e in movimento verso est, anche la figura di alta pressione avanzerà verso levante fino a piantare completamente le proprie radici sull’entroterra nord africano e qui intensificarsi.
La circolazione ciclonica atlantica resterà infatti arenata per qualche giorno sulle coste occidentali europee e, ruotando su se stessa, estenderà quanto basta la propria azione lungo i meridiani per permettere al promontorio di ricevere una maggiore iniezione di aria calda, rinforzarsi ed espandersi soprattutto verso la nostra penisola. Questa evoluzione si completerà entro i prossimi 6-7 giorni e andrà così a concretizzare la prima ondulazione subtropicale continentale diretta verso l’Italia.
La forma dell’onda calda è ben riconoscibile dall’andamento temporale che andrà per esempio ad assumere l’altezza di geopotenziale a 500 hPa, prevista sensibilmente in crescita a partire dal fine settimana fino raggiungere valori molto probabilmente superiori ai 5900 metri sulla maggior parte delle nostre regioni all’incirca tra mercoledì 21 e giovedì 22 giugno (fig. 2, a sinistra). Verso la metà della prossima settimana potremmo quindi raggiungere il picco dell’espansione del promontorio e a seguire osservare una sua attenuazione. Non possiamo però avere al momento ulteriori indicazioni su questa fase per via dell’incertezza non trascurabile che ancora aleggia attorno alle diverse soluzioni calcolate.
Ad oggi, possiamo quindi limitarci a sottolineare un’attendibilità di previsione molto buona relativamente alla fase iniziale e centrale dell’espansione che, proprio tra mercoledì e giovedì prossimi, vedrà l’Italia interessata dalla cresta anticiclonica in quota (fig. 2, al centro). Il flusso di aria subtropicale continentale in arrivo porterà isoterme a 850 hPa – circa 1500 metri – molto probabilmente superiori ai 20 °C su quasi tutta la nostra penisola e prossime ai 25 °C sulla Sardegna, dove il caldo sarà quindi più intenso rispetto al resto dell’Italia (fig. 2, a destra). Sono queste le prime indicazioni affidabili e provenienti da uno scenario medio su quanta aria calda potrebbe arrivare, anche se sono ancora soggette a lievi correzioni che come sempre si apprezzano nei futuri ricalcoli della modellistica numerica.
Per questo motivo, è necessario ancora qualche aggiornamento per definire meglio anche la previsione delle temperature massime previste in prossimità del suolo: per ora possiamo affermare che, in linea di massima, sarà molto probabile il superamento piuttosto diffuso della soglia dei 30 °C e in qualche caso anche della soglia di 35 °C. Ne sapremo di più nei prossimi giorni.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera