EMILIA ROMAGNA: SICCITÀ PIÙ ALLUVIONE DIVISO PER DUE
EMILIA ROMAGNA: SICCITÀ PIÙ ALLUVIONE DIVISO PER DUE
Le cronache ci hanno mostrato gli effetti dell’ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia Romagna tra lunedì 1 e mercoledì 3 maggio. Come avevamo visto in sede di analisi, la situazione era stata inquadrata con sufficiente anticipo dalla modellistica numerica nel momento in cui le soluzioni, già dal fine settimana passato, hanno iniziato a tracciare la convergenza tra correnti sciroccali in risalita lungo il Mare Adriatico e i venti di bora che, proprio sull’area appenninica emiliano-romagnola, hanno subìto il sollevamento forzato offerto dai rilievi e quindi prodotto precipitazioni copiose per sbarramento orografico.
La lenta evoluzione della circolazione ciclonica ha poi comportato l’insistenza delle precipitazioni per circa 36-48 ore. Secondo i dati raccolti dall’Arpa dell’Emilia Romagna (vedi immagine) le precipitazioni cadute hanno superato in diverse stazioni i 200 millimetri in 48 ore, vale a dire che in due giorni sono caduti puntualmente fino a 200 litri di acqua su una superficie di un metro quadrato: in pratica, l’equivalente di 100 bottiglie da due litri. In particolare – sempre secondo ARPA – alcuni massimi storici sono stati superati e quindi l’evento ha assunto caratteristica di eccezionalità. Nel bolognese sono stati registrati per esempio 209 millimetri di pioggia in 24 ore nella sezione di Le Taverne a Fontanelice, mentre a San Ruffillo con 129 mm di pioggia precipitata abbiamo assistito a un evento con tempo di ritorno pari a 284 anni. Nella provincia di Ravenna, sono risultati eccezionali per la climatologia della regione per esempio i 175 mm caduti a Casola Valsenio, i 185 mm di Monte Albano e i 193 mm registrati nella sezione di Trebbio.
La successione degli eventi ci pone così nuovamente dinnanzi ad una dinamica atmosferica che ormai conosciamo piuttosto bene: lunghi periodi di siccità interrotti poi da fenomeni che si distribuiscono su tempi brevi o molto brevi e in quel lasso temporale riversano al suolo la pioggia che dovrebbe cadere in più mesi o durante un’intera stagione: sarebbe un po’ come dire che la pluviometria la costruiamo calcolando la semisomma tra siccità e alluvioni. Il paradosso è che, se ci sono ora ancora delle aree del Nord Italia in cui si spera che arrivi il prima possibile altra pioggia perché quella caduta è ancora insufficiente per sanare il deficit idrico, ce ne sono altre in cui si spera che la stabilità dell’atmosfera abbia il sopravvento per sanare le ferite e tornare alla normalità.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Per le classiche previsioni del tempo, vai al meteo per oggi, domani, oppure al METEO SETTIMANALE » Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica.
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera