NUOVO PASSAGGIO INSTABILE DA DOMENICA A PARTIRE DAL NORD, MA È INCERTA L’ENTITÀ DELLE PRECIPITAZIONI
NUOVO PASSAGGIO INSTABILE DA DOMENICA A PARTIRE DAL NORD, MA È INCERTA L’ENTITÀ DELLE PRECIPITAZIONI
Le nostre regioni nord-occidentali aspettano la pioggia come manna dal cielo per mettere qualche pezza, prima dell’arrivo dell’estate, alla grave situazione idrica che ormai da molti mesi interessa questo settore della nostra penisola. Per sperare nelle precipitazioni si spera sempre nell’apertura della porta atlantica, l’unica a garantire le precipitazioni primaverili che servono per recuperare parte dei troppi millimetri che mancano all’appello. Seguire l’evoluzione del tempo diventa quindi anche un guardare sempre alla Francia e alla Spagna perché è da ovest che arrivano quei sistemi perturbati che sanno svolgere appieno il proprio lavoro e che quindi, con la complicità della ventilazione meridionale che li precede, sanno distribuire precipitazioni significative.
Sarà questo lo scenario che ci attende all’inizio di maggio? Non del tutto.Osservando infatti l’evoluzione della struttura barica prevista avvicinarsi alla nostra penisola per poi attraversarla con buona probabilità nei primi giorni della prossima settimana, si osserva che il ritorno delle precipitazioni sull’Italia dipenderà dal passaggio di una depressione in quota che si svilupperà in un modesto cavo d’onda in approccio alle Alpi occidentali entro il 1° maggio e in successiva evoluzione verso la Sardegna sotto la spinta di una poderosa espansione ad ovest del promontorio subtropicale (fig. 1). Per intenderci, è la figura anticiclonica ad avere in mano le redini del gioco e di conseguenza la circolazione di bassa pressione, anche per via della sua limitata estensione spaziale, sarà costretta a subire passivamente le manovre della figura barica antagonista.
Per la modellistica numerica, questo gioco di forze si sta traducendo in una certa incertezza nell’inquadrare nel modo più realistico possibile le conseguenze del passaggio del minimo depressionario perché dalla sua traiettoria e dalla sua velocità di spostamento verso sud dipenderanno la permanenza e l’intensità delle precipitazioni che interesseranno l’Italia, ad iniziare proprio dal settore di Nord-Ovest.
Per avere un’idea di questa incertezza, traducibile ancora in una scarsa affidabilità su quanta pioggia potrebbe cadere, è significativo per esempio il grafico dei cinquanta scenari di ensemble calcolati per Cuneo e quindi rappresentativi per il Piemonte meridionale (fig. 2). In questo grafico si vedono certamente dei picchi importanti di precipitazione, ma se la previsione media tende a smussarli vuol dire che questi scenari sono abbastanza isolati e quindi poco probabili. Questo andamento suggerisce allora che potremmo avere un normale passaggio piovoso, da confermare nei prossimi aggiornamenti: purtroppo la limitata estensione spaziale del minimo, che sarà responsabile del passaggio instabile, è uno dei fattori più importanti nel decidere la distribuzione e l’intensità delle piogge.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera