PROSSIMI GIORNI: TRA VARIABILITÀ E INSTABILITÀ IN ITALIA E TRA CALDO E FREDDO IN EUROPA
PROSSIMI GIORNI: TRA VARIABILITÀ E INSTABILITÀ IN ITALIA E TRA CALDO E FREDDO IN EUROPA
Fino a metà della prossima settimana le condizioni atmosferiche dell’Italia saranno improntate a un tipo di tempo che alternerà giornate variabili ad altre instabili, con temperature che oscilleranno grosso modo intorno alle medie climatologiche della terza decade di aprile. Come abbiamo detto in una recente analisi, questa evoluzione sarà impostata da una corrente ondulata occidentale che mostrerà ancora alla nostra penisola la vulnerabilità della stagione primaverile, cioè la sua predisposizione ad essere nel complesso incerta e poco affidabile. Dopo una temporanea rimonta anticiclonica che ci interesserà nel corso del fine settimana e che tenderà a far prevalere le schiarite sugli annuvolamenti su tutta la penisola (fig. 1, a sinistra), tra lunedì 24 e mercoledì 26 le nostre regioni torneranno sotto l’influenza di un flusso settentrionale che si incanalerà verso il Mediterraneo centrale scorrendo tra due opposte figure bariche (fig. 1, a destra): una saccatura di origine artica che si estenderà fino all’Europa centrale e un promontorio nord africano che si farà strada sulla penisola iberica.
Se quindi da un lato il flusso da nord-ovest rinnoverà la probabilità di assistere alla formazione di fenomeni a prevalente carattere convettivo – cioè rovesci e temporali – soprattutto sulle regioni di Nord-Est, lungo la dorsale appenninica e le regioni adriatiche che potrebbero veder sconfinare le precipitazioni anche lungo tratti di costa, le regioni nord-occidentali cadranno ancora sotto la protezione dell’arco alpino perché saranno ancora una volta costrette a subire gli effetti dell’anomalo rigonfiamento del campo anticiclonico sul settore europeo sud-occidentale, diventato ormai piuttosto frequente negli ultimi anni. A tal proposito sarà davvero significativo il gradiente termico che in quota, a circa 1500 metri, la configurazione sinottica andrà a costruire sul piano orizzontale tra la penisola iberica ed i paesi centrali europei, alle prese con due masse d’aria dalle caratteristiche termiche diametralmente opposte (fig. 2): saranno infatti tra quindici e venti i gradi di differenza che metteranno di fronte il flusso subtropicale continentale sulla Spagna responsabile di anomalie termiche positive intorno a 10 °C e quello artico marittimo tra Germania e Polonia che porterà con sé anomalie termiche negative fino a 7-8 °C.
L’Italia, per il momento, si troverà nel mezzo delle due opposte circolazioni, con il versante adriatico che potrebbe subire maggiormente gli effetti periferici di questa nuova irruzione fredda. Dando credito alla linea di tendenza attualmente calcolata, bisognerà poi tenere conto di una possibile estensione verso est del promontorio nord africano verso la fine mese e quindi l’eventualità di avere, anche sull’Italia, un aumento delle temperature a partire da ovest tra il 27 e il 30 aprile: al momento questo segnale non è però particolarmente robusto, per cui bisognerà aspettare i nuovi aggiornamenti per avere indicazioni più attendibili sull’evoluzione di questa dinamica.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera