IL TEMPO DEI PROSSIMI DUE GIORNI, TRA PIOGGE SPECIE AL SUD ED IRRUZIONE DI ARIA ARTICA
IL TEMPO DEI PROSSIMI DUE GIORNI, TRA PIOGGE SPECIE AL SUD ED IRRUZIONE DI ARIA ARTICA
Siamo alla vigilia di un importante cambiamento, dovuto a un’irruzione di aria fredda di origine artico-marittima che entro la prossima notte si sarà portata a ridosso dell’arco alpino con la sua parte più avanzata, per poi iniziare ad affluire sull’Italia con una ventilazione prevalentemente nord-orientale. Questo flusso si inserirà in una blanda circolazione ciclonica formatasi sul Mediterraneo centrale nelle ultime 24-36 ore a seguito dell’arrivo dell’Oceano Atlantico di aria fresca, di natura polare marittima, che sta rendendo la nostra atmosfera già piuttosto instabile (fig. 1, a sinistra). L’iniezione di aria artica approfondirà questa circolazione e contribuirà allo sviluppo di una figura depressionaria piuttosto profonda che nel pomeriggio di domani, lunedì 3 aprile, si collocherà sul Mare Ionio con un minimo di pressione stimato in circa 995 hPa (fig. 1, in alto a destra). Da questa posizione il minimo influenzerà il tempo soprattutto del Sud Italia, dove si concentreranno i fenomeni più intensi e diffusi.
Da martedì 4 aprile, nonostante l’allontanamento della struttura ciclonica verso levante (fig. 1, in basso a destra), le condizioni atmosferiche stenteranno a ristabilirsi del tutto perché la saccatura artica evolverà in goccia fredda e, posizionandosi tra la regione balcanica e la nostra penisola, continuerà a mantenere un tempo tra il variabile e l’instabile, con temperature che resteranno al di sotto delle medie del periodo almeno per tutta la prossima settimana ma con il freddo che sarà in graduale attenuazione (fig. 2).
Viste le premesse, possiamo allora dire che domani – lunedì 3 aprile – avremo una giornata a tratti perturbata sulle regioni meridionali con precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale che si concentreranno soprattutto tra Salento, Calabria e Sicilia tirrenica, dove sarà piuttosto elevata la probabilità di avere fenomeni anche localmente intensi. Nuvolosità irregolare sulle restanti regioni meridionali, sul versante adriatico ed area appenninica con fenomeni in genere sparsi che tenderanno ad assumere carattere nevoso sui rilievi esposti di Marche, Abruzzo, Molise, e Basilicata a quote via via più basse, fino a raggiungere i 700-1200 metri. Rovesci irregolari di passaggio in Pianura Padana in concomitanza con l’ingresso dell’aria fredda da est, un po’ più convinti sul Piemonte occidentale per sbarramento orografico, dove si potrà avere qualche nevicata in genere debole fino a circa 800-1000 metri. Intensa ventilazione nord-orientale e calo termico.
Martedì 4 aprile avremo un’attenuazione dei fenomeni e una prevalenza delle schiarite sugli annuvolamenti che comunque potrebbero ancora dare qualche isolato fenomeno sulle estreme regioni meridionali. Residue deboli nevicate entro la mattinata fino a 500 metri sui rilievi piemontesi e condizioni di instabilità più accentuata sull’area appenninica tra Marche, Abruzzo e Molise dove è probabile vedere qualche fioccata fino a quote collinari. Intensa ventilazione nord-orientale. Giornata decisamente fredda per il periodo, con temperature massime che probabilmente non supereranno gli 11-12 °C sulle regioni peninsulari e che si porteranno probabilmente anche su valori inferiori, intorno ai 7-9 °C, tra Romagna, Marche, Abruzzo e Molise.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera