ANTICICLONE E MITEZZA DIURNA PER ALMENO UNA SETTIMANA. AL MOMENTO, DEBOLE IL SEGNALE DI EVENTUALI ONDATE DI FREDDO ENTRO FINE FEBBRAIO
ANTICICLONE E MITEZZA DIURNA PER ALMENO UNA SETTIMANA. AL MOMENTO, DEBOLE IL SEGNALE DI EVENTUALI ONDATE DI FREDDO ENTRO FINE FEBBRAIO
Passata l’ondata di freddo ed esauritosi il maltempo che ha interessato soprattutto la Sicilia, le condizioni atmosferiche sono velocemente entrate sotto il governo dell’anticiclone subtropicale che ci terrà compagnia per tutta la settimana nella classica forma a campana che ormai abbiamo imparato a conoscere bene (fig. 1, a sinistra).
Tempo stabile quindi e caratterizzato da temperature in aumento, soprattutto in quota e nei valori massimi: da un lato perché la figura di alta pressione, isolando la colonna troposferica dal flusso perturbato che mette l’aria in movimento, la riscalderà comprimendola con i propri moti di schiacciamento dall’alto verso il basso e dall’altro perché la radiazione solare di febbraio inizia ad essere efficace nel riscaldare il suolo e di riflesso anche gli strati d’aria che si trovano a contatto con esso.
Solo le regioni meridionali, in realtà, saranno ancora parzialmente esposte a infiltrazioni di aria fredda in scorrimento lungo il bordo orientale del campo anticiclonico, con qualche addensamento ancora probabile specie sui rilievi e con un quadro termico dalle anomalie positive più contenute rispetto al resto della nostra penisola e dell’Europa centro-occidentale, dove i valori si porteranno mediamente tra i 4 e i 7 °C oltre la media del periodo (fig. 1, a destra).Possiamo quindi dire che attraverseremo un periodo dal tempo «fotocopia», in attesa di vedere se e quando dal motore atmosferico partirà il prossimo impulso capace di apportare un maggiore dinamismo e quindi interrompere questa fase di stallo, ricordandosi magari anche del Nord-Ovest.
I segnali dalla stratosfera (fig. 2) lasciano intendere che nei prossimi giorni la sezione del Vortice Polare qui presente modificherà la propria struttura a causa di un riscaldamento medio che è stimabile in circa 20 °C. Questa dinamica avrà infatti come effetto quello di spostare la struttura vorticosa verso la Siberia e di dar vita a un anticiclone polare tra la Groenlandia e il Nord America. Per il momento sembra però che questo segnale non riesca più di tanto a disturbare il Vortice Polare alle quote inferiori tanto che, in alta troposfera, la sua forma sembrerebbe ancora proporre uno spostamento del flusso con correnti prevalentemente zonali, più o meno ondulate.
Bisognerà certamente vedere come nei prossimi aggiornamenti andrà modificandosi questa previsione e quindi capire se nelle prossime settimane gli effetti del riscaldamento stratosferico riusciranno a incidere in modo più efficace sugli sviluppi della dinamica troposferica: in tal caso, si aprirà la questione se il canale per nuove ed eventuali irruzioni fredde si aprirà o meno lungo i meridiani passanti per l’Europa e se tra i paesi destinatari ci sarà anche la nostra penisola. Per il momento, anche osservando la coda delle previsioni di ensemble elaborate dal modello del Centro Europeo ECMWF, il segnale su una possibile nuova ondata di freddo entro la fine di questo mese diretta verso l’Italia è molto debole e quindi è del tutto irrilevante ai fini previsionali.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera