UN COLPO D’AUTUNNO NELLA SECONDA PARTE DELLA SETTIMANA CON CALO TERMICO, PIOGGE E NEVE SULLE ALPI, MA SENZA ILLUSIONI
UN COLPO D’AUTUNNO NELLA SECONDA PARTE DELLA SETTIMANA CON CALO TERMICO, PIOGGE E NEVE SULLE ALPI, MA SENZA ILLUSIONI
Nella descrizione della futura dinamica atmosferica ci eravamo lasciati parlando di una saccatura atlantica in arrivo nella seconda parte di questa settimana su cui però aleggiava ancora dell’incertezza per la difficoltà, da parte della modellistica numerica, di inquadrare le modalità del passaggio perturbato anche a causa della sua modesta estensione spaziale. Con i nuovi aggiornamenti il transito del cavo d’onda viene confermato tra giovedì 3 e sabato 5 novembre, così come si conferma anche quel «vizio» che ha il campo anticiclonico a risollevare rapidamente il campo di pressione a partire da ovest e contribuire a far fuggire la circolazione ciclonica verso est-sudest (fig. 1).
Ancora una volta, ci troviamo così ad assistere a un cambiamento del tempo pilotato in quota da correnti nord-occidentali e quindi poco favorevoli a portare precipitazioni continue e organizzate proprio in quell’area della nostra penisola dove rimane molto critico il deficit pluviometrico. Il flusso da nord-ovest trasporterà verso il Mediterraneo centrale anche aria fredda di origine polare marittima, in arrivo dal sud della Groenlandia. Oltre alle precipitazioni, che interesseranno soprattutto il settore centro-orientale del Nord e poi a seguire anche il resto della nostra penisola con i fenomeni che potrebbero risultare più intensi soprattutto sul versante tirrenico centro meridionale, assisteremo anche a un sensibile calo delle temperature, compreso grosso modo nella forbice 5-10 °C (fig. 2).
La nuova massa d’aria causerà quindi anche un calo della quota dello zero termico, ragion per cui è ragionevole pensare che nella giornata di venerdì 4 possa nevicare sul settore alpino centro-orientale fino a quote per lo più comprese tra i 1200 e i 1500 metri. A scanso di equivoci è bene precisare che non è in arrivo l’inverno, ma condizioni atmosferiche più consone al periodo: anche se il salto tra le condizioni atmosferiche attuali e quelle in arrivo sarà brusco, non dimentichiamoci che l’anomalia della circolazione atmosferica è quella che ci ha in pratica accompagnato per tutto ottobre e non certo il breve sussulto autunnale in arrivo.
Non avremo infatti un cambiamento che sarà capace di imprimere una svolta alla stagione. Questo passaggio perturbato assumerà le caratteristiche di uno strappo per l’impossibilità che ancora ha la circolazione perturbata atlantica di imporsi alle nostre latitudini a causa dell’invadenza del campo anticiclonico. L’evoluzione a lungo termine, valida per la fine della prima decade di novembre, ci mostra infatti una tendenza del promontorio subtropicale a riaffermarsi sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo e a bloccare così eventuali nuovi impulsi perturbati fino a una data che ancora non possiamo fissare (fig. 3). Dello stesso avviso gli scenari di ensemble delle precipitazioni validi per Torino, presi come esempio per il Nord-Ovest, che attestano quanto sarà probabilmente debole ancora per diversi giorni il segnale piovoso.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera