ANTICICLONE AFRICANO E CALDO ANOMALO ALMENO FINO A FINE MESE
ANTICICLONE AFRICANO E CALDO ANOMALO ALMENO FINO A FINE MESE
Questa analisi descrive le linee guida del tempo dei prossimi dieci giorni, senza scendere nei dettagli e quindi senza particolareggiare le sfumature dello stato del tempo tra le diverse aree della nostra penisola. In generale, possiamo dire che le condizioni atmosferiche sembrano ormai pietrificarsi attorno a una configurazione di blocco che prolungherà probabilmente fino alla fine del mese il dominio del promontorio nord africano sul Mediterraneo centrale e sulla maggior parte del nostro continente. Tutto è fermo. Tutto tace. A parlare ci sarà solo una colonna atmosferica gonfia di aria calda che alle nostre latitudini manterrà ancora caratteristiche estive per tutto il tempo e che quindi favorirà la persistenza di condizioni di stabilità atmosferica che inevitabilmente, oltre alla prevalente serenità del cielo, contribuirà a mantenere le temperature su valori ben superiori alla media climatologica del periodo, specie nei valori massimi e laddove non saranno attive eventuali inversioni termiche che riusciranno ad attenuare gli effetti del riscaldamento diurno.
Il segnale che emerge dagli ultimi aggiornamenti calcolati dalla modellistica numerica non lascia infatti spazio a dubbi perché per tutta la terza decade di ottobre (figg. 1 e 2) resterà praticamente invariato lo schema sinottico che interesserà il nostro continente. La circolazione ciclonica presente in Atlantico non riuscirà infatti ad evolvere verso levante e favorirà di conseguenza un continuo richiamo di aria decisamente mite di origine subtropicale verso quasi tutto il settore centro-occidentale europeo. Avere un’anomalia positiva di temperatura variabile per lo più tra i 4 e gli 7 °C sulla maggior parte delle regioni europee (Italia compresa), per un periodo di ben dieci giorni, significherà avere un segnale che condizionerà pesantemente il bilancio climatologico mensile. Un segnale che, tra l’altro, andrà a rinforzare quello lasciato in eredità dalle fasi stabili e miti che abbiamo già conosciuto in questo mese. Viste le condizioni atmosferiche già sperimentate e quelle previste, ci sarebbero quindi i presupposti affinché questo ottobre del 2022 possa chiudere tra i più caldi di sempre.
La differenza tra un’ottobrata e un’anomalia è nella durata. Se l’ottobrata dura qualche giorno siamo di fronte ad una regolare alternanza tra fasi meteorologiche che si susseguono rispettando la variabilità del tempo delle nostre latitudini, come dovrebbe accadere durante la stagione autunnale. Se l’ottobrata abbraccia quasi tutto il mese, siamo invece di fronte ad una pesante anomalia della circolazione atmosferica che, come possiamo osservare, si lega alla presenza ingombrante del promontorio nord africano.
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera