PRIMA SETTIMANA DI OTTOBRE PIU' STABILE E CON TEMPERATURE IN AUMENTO
PRIMA SETTIMANA DI OTTOBRE PIU' STABILE E CON TEMPERATURE IN AUMENTO
La prima settimana di ottobre sarà caratterizzata prevalente stabilità atmosferica e quindi trascorrerà in compagnia di cieli in prevalenza sereni e di temperature in aumento, con valori massimi che in genere si porteranno tra i 22 e i 27 °C su tutta l'Italia. Una fase di calma meteorologica dopo il primo sussulto autunnale rientra nella successione degli eventi atmosferici che si possono alternare alle nostre latitudini, anche perché è necessaria a fare drenare il terreno dove la pioggia caduta nel corso degli ultimi 8-10 giorni è stata anche abbondante e ha portato cumulate a tre cifre.
Non bisogna però dimenticarsi che, se ci sono suoli che adesso respirano grazie all’apertura delle cateratte, ce ne sono altri che hanno ricevuto la manna celeste con il contagocce e che quindi continuano a soffrire la siccità: parliamo, per esempio, delle regioni di Nord-Ovest.Se quindi per alcune aree la (lunga) pausa anticiclonica è ora provvidenziale, per altre non lo è perché allunga i tempi per un possibile recupero idrologico quando ormai questi tempi iniziano a diventare sempre più stretti per evitare che il 2022 diventi l’anno più secco di sempre.
La dinamica atmosferica nel Mediterraneo è però fatta così: premia alcune aree e penalizza altre per una complessa ed intricata storia di correnti che guidano i sistemi nuvolosi e che interagiscono con i rilievi. Ma se nelle evoluzioni delle perturbazioni a essere penalizzata è sempre una stessa zona, vuol dire che non si incastra più alla perfezione quel tassello del puzzle che prima portava le piogge anche su quell’area che adesso viene spesso penalizzata.
Durante questa settimana il nastro di perturbazioni scorrerà a più alte latitudini perché saremo interessati dall’espansione dell’Anticiclone delle Azzorre. Cioè dall'espansione di quella figura di alta pressione che è latitante d’estate e che poi si presenta più frequentemente nella stagione fredda, guidata dalla spinta di un flusso zonale che riprende vigore in Atlantico ma che sembra aver preso l'abitudine di tenersi troppo alto sui paralleli, invece di abbassarsi per entrare da ovest dalle Colonne d’Ercole.
È proprio questo è il tassello che non si incastra più o che, per meglio dire, si incastra con molta più fatica rispetto al passato. Si continua a si continuerà a guardare quindi sempre a ovest, sperando che prima o poi arrivi anche per le regioni ancora assetate un sussulto di normalità autunnale.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera