PROSSIMA SETTIMANA ANCORA CON CALDO FUORI STAGIONE, MA UNA SVOLTA TERMICA POTREBBE NON ESSERE LONTANA
PROSSIMA SETTIMANA ANCORA CON CALDO FUORI STAGIONE, MA UNA SVOLTA TERMICA POTREBBE NON ESSERE LONTANA
SINTESI – Dopo essere passata sul Centro-Nord la fase instabile, che si attarderà ancora fino a domenica sul settore alpino orientale e sulle regioni appenniniche con qualche isolato rovescio anche a sfondo temporalesco, il tempo sull’Italia tornerà ad essere in prevalenza sereno a causa dell’espansione del promontorio nord africano che farà in pratica proseguire la fase di caldo fuori stagione, con temperature mediamente fino a 3-7 °C sopra la media del periodo (fig. 1).
Solo tra mercoledì 14 e venerdì 16 bisognerà valutare quanto questo flusso meridionale, in arrivo in quota dai quadranti sud-occidentali, riuscirà a trasportare condizioni di instabilità sul Centro-Nord e sulla Sardegna.
Un possibile cambio di circolazione, ancora tutto da valutare, potrebbe intervenire tra la fine della seconda e l’inizio della terza decade e far scivolare verso le latitudini europee centro-meridionali aria più fresca di origine artica (fig. 2).
ANALISI TECNICA – Ci stiamo gradualmente avviando verso un completo ripristino delle condizioni anticicloniche, dopo la fase di instabilità che negli ultimi giorni ha interessato in modo particolare le regioni centro-settentrionali e che ancora fino a domenica riserverà le ultime occasioni per qualche rovescio sparso sui settori alpini orientali e sulle aree interne appenniniche. Da ovest, infatti, la nostra penisola sarà gradualmente raggiunta da un’ondulazione subtropicale che tra il 12 e il 16 settembre porterà il promontorio nord africano ad espandersi verso il Mediterraneo centrale con il suo carico di aria calda proveniente dal deserto del Sahara (fig. 1).
Come abbiamo già accennato nella precedente analisi, questa evoluzione sarà riconducibile alla posizione che andrà ad assumere una circolazione depressionaria ad ovest della penisola iberica, formatasi a seguito della trasformazione in ciclone extratropicale dell’ex uragano Danielle. Lo spostamento verso la Spagna della struttura di bassa pressione sarà piuttosto lento e soggetto a un probabile indebolimento tanto che la circolazione depressionaria, dall’essere ben strutturata su tutta la colonna troposferica, resterà visibile solo in quota. Il flusso meridionale a cui sarà esposta l’Italia poterà inevitabilmente sulle nostre regioni un nuovo aumento delle temperature che, per quanto riguarda il periodo considerato, oscilleranno mediamente tra i 3 e i 7 °C oltre la media del periodo.
Lo stato del tempo, invece, cambierà gradualmente nel corso della settimana: se fino a martedì 13 dominerà infatti la stabilità e la prevalenza di un cielo sereno da Nord a Sud, tra mercoledì 14 e venerdì 16 bisognerà valutare quanto questo flusso, sospinto in quota verso il Centro-Nord e la Sardegna dai quadranti sud-occidentali, riuscirà a diventare instabile e quindi a permettere il passaggio di nuovi apporti piovosi su queste regioni. Per tutto il periodo le regioni meridionali dovrebbero continuare ad essere esposte all’azione della figura anticiclonica subtropicale. Quanto potrebbe ancora durare questa fase di caldo fuori stagione? Ci sono elementi prognostici che possano indurci a credere in un ridimensionamento termico strutturato e quindi più incisivo? Dando credito all’approccio probabilistico elaborato dal modello del Centro Europeo (ECMWF), possiamo ad oggi affermare che tra la fine della seconda e l’inizio della terza decade di settembre potrebbe delinearsi, a scala continentale, uno scenario atmosferico capace di pilotare verso le latitudini centro-meridionali europee aria decisamente più fresca proveniente dalle latitudini artiche (fig. 2).
Vista la distanza temporale a cui ci stiamo spingendo, al momento conosciamo ancora davvero poco di questo nuovo schema, tanto che i centri di alta e di bassa pressione che potrebbero essere responsabili di questa dinamica sono stati volutamente tratteggiati in figura per far capire al lettore che non si può ancora definirne la posizione. Rimarchiamo solo il fatto che il segnale emergente proprio dalla valutazione di tutti gli scenari calcolati dal sistema probabilistico di ECMWF sembra ad oggi abbastanza robusto e quindi degno di essere menzionato, ma con tutte le incertezze del caso che andranno inevitabilmente risolte nei prossimi giorni per cercare di avere, passo dopo passo, qualche dettaglio in più.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera