L’EVOLUZIONE DEL SECONDO IMPULSO INSTABILE, TRA VENERDÌ 12 E DOMENICA 14 AGOSTO
SETTIMANA VERSO IL FERRAGOSTO CON MENO CALDO E PIÙ INSTABILITÀ, SPECIE AL CENTRO-SUD
Ci accingiamo a presentare l’evoluzione prevista del secondo impulso instabile che, come abbiamo detto nell’ultima analisi, scivolerà lungo il fianco meridionale del campo anticiclonico disteso lungo i paralleli dell’Europa centro-orientale per raggiungere le nostre regioni settentrionali nella giornata di venerdì e poi evolvere nel corso del fine settimana verso il Centro-Sud. Come ormai sappiamo, quando parliamo di instabilità facciamo riferimento ad uno stato dell’atmosfera favorevole ai moti verticali ascendenti che, trasportando verso l’alto l’aria calda e umida presente nei bassi strati, determinano la formazione dei fenomeni convettivi come rovesci e temporali.
Possiamo osservare la traccia di questi moti verticali guardando la previsione di una grandezza molto utilizzata in meteorologia: la vorticità. In breve, se questa grandezza è POSITIVA (aree in rosso nella prima figura), vuol dire che i moti verticali sono ASCENDENTI e quindi sono tipici di una circolazione di bassa pressione, mentre se è NEGATIVA (aree in blu nella prima figura), allora vuol dire che i moti verticali sono DISCENDENTI e caratterizzano una circolazione di alta pressione. Guardando la prima figura, possiamo quindi osservare quale sarà probabilmente l’evoluzione delle condizioni di instabilità (vorticità positiva) portate dal secondo nucleo di aria più fresca in quota.
Tra la tarda mattinata e il pomeriggio di venerdì 12 il nucleo instabile arriverà sul Nord-Est e da qui inizierà a scivolare lungo il versante adriatico perché impossibilitato dal promontorio nord africano a continuare il proprio moto retrogrado verso ovest. La struttura ciclonica, attiva soprattutto in quota, raggiungerà così le regioni centrali nel corso di sabato 13 e quelle meridionali entro domenica 14, quando da ovest le condizioni atmosferiche inizieranno a volgere a una maggiore stabilità.
Vedremo meglio nei prossimi interventi la probabile localizzazione dei fenomeni legati al passaggio di questo impulso che si accompagnerà a un ulteriore calo delle temperature, specie sui settori orientali dove lo scarto dalla climatologia dell’ultimo trentennio sarà più incisivo, fino a 4-6 °C in meno rispetto alla media. L’allontanamento del modesto vortice in quota, sotto la spinta della rimonta del promontorio nord africano a ovest, determinerà di pari passo anche l’uscita di scena della massa d’aria più fresca che raggiungerà tutta l’Italia entro venerdì 12 (fig. 2, a sinistra), interesserà ancora il Centro-Sud nella giornata di sabato 13 (fig. 2, al centro) e insisterà poi per altre ventiquattro ore sulle regioni meridionali (fig. 2, a destra).
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera