UNA SETTIMANA DI GRAN CALDO: DA MERCOLEDÌ LE TEMPERATURE PIÙ ELEVATE SU TUTTA L’ITALIA
UNA SETTIMANA DI GRAN CALDO: DA MERCOLEDÌ LE TEMPERATURE PIÙ ELEVATE SU TUTTA L’ITALIA
Nel corso di questa settimana entreremo nel pieno della quarta ondata di calore, iniziata con il primo picco avuto venerdì scorso al Centro-Nord e legata all’evoluzione dell’onda subtropicale rimasta per più giorni bloccata sulla penisola iberica a causa della stazionarietà della goccia fredda al largo delle coste portoghesi. Con il moto verso nord della piccola struttura ciclonica, fino al suo aggancio con le correnti atlantiche, la situazione tenderà infatti a sbloccarsi e la massa d’aria molto calda troverà così il modo di espandersi a buona parte del nostro continente e in particolar modo all’area mediterranea.
Se fino a domani (martedì 19) saranno ancora i settori occidentali europei e le nostre regioni di ponente a trovarsi più esposte al flusso subtropicale che porterà l’isoterma di 20 °C a 850 hPa (circa 1500 metri) a sfiorare persino il 60° parallelo nord in prossimità della Scozia (fig. 1, a sinistra), da mercoledì 20 assisteremo a un ridimensionamento della struttura anticiclonica, la cui forma a campana sarà smantellata dal flusso atlantico in ingresso con aria più fresca sulle Isole Britanniche e sull’Europa centrale. Da giovedì 21 (fig. 1, al centro), il Mediterraneo centro-occidentale diventerà così sede della parte più robusta del campo anticiclonico nord africano che in quota porterà gradualmente la superficie di 500 hPa oltre i 5920 metri dalla penisola iberica a quella balcanica, passando per l’Italia (fig. 1, a destra).
Avere questo piano isobarico ad altezze di geopotenziale così elevate è un chiaro segnale di quanto la colonna atmosferica sovrastante queste aree si andrà gonfiando di aria calda come se fosse una mongolfiera. D’altro canto il campo di temperatura a 850 hPa che si registrerà nei prossimi giorni, con valori in graduale aumento da mercoledì, si porterà fino a 20-23 °C su tutta la nostra penisola entro il fine settimana, quando al momento possiamo dire che sarà raggiunto l’apice di questa avvezione.
Quali saranno gli effetti di questa situazione sulle temperature a due metri dal suolo? Ci limitiamo oggi a dare le prime indicazioni, partendo dall’impronta che questa ondata di calore lascerà in termini di anomalia termica mediata su sette giorni, cioè su questa settimana. Osservando la seconda figura è bene evidente innanzitutto l’estensione dell’area interessata dal fenomeno, con gli scarti dalla climatologia del periodo (1981-2010) che saranno per lo più compresi tra 4 e 8 °C. In particolare, le anomalie più intense si registreranno fino a domani sull’Europa occidentale con il probabile raggiungimento di valori tra 37 e 42 °C tra Francia e Inghilterra e da giovedì a domenica sulla nostra penisola e sulla regione balcanica.
Da una prima stima, si può pensare che sull’Italia temperature massime tra i 35 e i 40 °C possano essere quelle più frequenti specie sulle aree interne prima del Centro-Nord e poi anche del Sud, con picchi localmente superiori non esclusi ma che andranno valutati più avanti, alla luce dei calcoli più affidabili che saranno effettuati della modellistica numerica a scala locale. Avremo modo di riparlarne nei prossimi giorni.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera