UNA SETTIMANA DI CALDO INTENSO, SPECIE AL CENTRO-SUD E SULLE ISOLE
UNA SETTIMANA DI CALDO INTENSO, SPECIE AL CENTRO-SUD E SULLE ISOLE
L’estate astronomica, al via martedì 21 giugno, sarà tenuta quest’anno a battesimo dall’espansione verso la nostra penisola del promontorio nord africano. La nuova pulsazione subtropicale, la terza da metà maggio, interesserà con il suo carico di aria molto calda soprattutto le nostre regioni centro-meridionali e le due Isole Maggiori, dove ci attendiamo il raggiungimento dei picchi di calore più elevati. Il Nord potrà invece beneficiare di qualche grado in meno, in un contesto termico che resterà sempre al di sopra delle medie climatologiche perché, nel complesso, anche le regioni settentrionali continueranno a trovarsi sotto la campana anticiclonica subtropicale almeno fino a venerdì 24.
Il nostro tempo meteorologico risulterà infatti ancora condizionato da una sorta di gioco al «tira e molla» che nei prossimi giorni continuerà ad aversi sul vicino Oceano Atlantico (fig. 1, a sinistra), dove la goccia fredda semistazionaria da giorni o ovest del Portogallo non riuscirà ad essere completamente agganciata al flusso perturbato atlantico e sarà quindi destinata a ritornare sui suoi passi, indietreggiando nuovamente alle basse latitudini fino alle coste occidentali marocchine.
Solo tra venerdì 24 e sabato 25 giugno un possibile nuovo aggancio del minimo da parte del flusso perturbato atlantico potrebbe sbloccare la situazione almeno sul Nord Italia: al momento, però, non è possibile fornire indicazioni più precise. L’aria calda nuovamente in risalita dal deserto sahariano sarà come sempre il classico meccanismo di risposta alla discesa di aria più fresca fino alle coste occidentali del Marocco: una dinamica che ormai conosciamo fin troppo bene e che espone la nostra penisola al flusso subtropicale continentale.
Se quindi fino a domani saranno ancora le regioni settentrionali, quelle del versante tirrenico e la Sardegna ad essere interessati marginalmente dall’ondata di caldo che in questi ultimi giorni ha interessato soprattutto la Spagna e la Francia, da martedì la calura inizierà a fare sul serio anche sull’Italia, dove in modo piuttosto omogeneo le temperature a 850 hPa, cioè a circa 1500 metri di quota, si porteranno tra i 6 e i 10 °C oltre la media climatologica (fig. 1, a destra). Il periodo dell’anno caratterizzato dalla massima intensità della radiazione solare incidente coinciderà quindi con una fase prettamente stabile e con un trasporto di aria molto calda: un connubio che, inevitabilmente, contribuirà a spingere la colonnina di mercurio verso valori insolitamente elevati e aggraverà purtroppo la già critica situazione della siccità.
Focalizzando per il momento l’attenzione fino alla prima parte della settimana, possiamo quindi dire che la prevalenza di cielo sereno che accompagnerà le nostre giornate sarà appena scalfita da qualche modesta infiltrazione di aria meno calda sui settori alpini e prealpini dove, specie mercoledì 22, potrebbe essere un po’ più accentuata la formazione di rovesci e temporali per lo più pomeridiani. Questo stato del tempo sarà accompagnato da temperature massime in progressivo aumento al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori dove, come detto, ci aspettiamo il raggiungimento dei valori più elevati (fig. 2). A metà settimana, infatti, nelle ore centrali del giorno si prevedono 32-37 °C con picchi di 38-39 °C sulle regioni centrali, 33-39 °C con picchi di 40-41 °C al Sud e in Sicilia e 35-40 °C con picchi di 41-42 °C in Sardegna.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera