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GFS 250hPa Wind, il vento alle alte quote espresso in metri al secondo e relativa altezza geopotenziale a 250hPa. Il modello GFS, Italia
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Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

Festival temporalesco del Luglio 2011

I cirri di una cella temporalesca

Reportage di Davide Santini, studente di fisica dell'università di Bologna amante di meteorologia, climatologia e fenomeni estremi. Immagini fotografiche immortalate nell'estate del 2010 con quartier generale a Milano.

(di Davide Santini)


Una delle giornate più spettacolari dal punto di vista delle scariche elettriche è stata quella del 10 luglio. Durante il giorno, aria rovente sub sahariana ha generato una delle giornate più calde dell’anno: registro 32.2°C, ma non è tantissimo in confronto ai 35 di Bologna, 37 di Perugia o 41 di Foggia nei giorni successivi.

È doveroso notare però che il tasso di umidità era assai alto, un bel 52%: ciò fece balzare la percepita a ben 42°C! Per la sera non erano previsti fronti temporaleschi nella mia zona (Milano zona Gratosoglio, periferia sud), ma un valore di CAPE assai alto, compreso tra 1000 e 2000 KJ/Kg un po’ su tutte le alte pianure e Prealpi lombarde, ha comunque concesso una cumulogenesi estremamente celere e diffusa.

Alle 20 lo scenario era il seguente: una vasta incudine senescente lontana oscurò il sole, ma all’orizzonte vi era una vasta formazione di castellani, sintomo di instabilità presente nei bassi strati, il che condusse in breve tempo allo scoppio di numerose celle temporalesche, autrici di veri e propri nubifragi (non nella mia zona però): qualche ora dopo Segrate segnò oltre 200 mm/h, ma punte superiori non si possono certo escludere.

Alle 21 ero letteralmente circondato da temporali: a ovest (Corsico - Gaggiano) ammirai uno straordinario spettacolo elettrico con un’incredibile quantità di fulmini (anche uno al secondo!), appena a sud (Rozzano – Opera) una cella a rapidissima evoluzione portò tuoni e boati continui (la stessa che porterà accumuli di 20 mm a Linate e un rain rate di 200 mm/h a Segrate), a nord-ovest ci fu un’altra rapidissima cumulogenesi associata a nuovi forti rovesci (135 mm/h a Rho) e infine a nord della città lampi e fulmini lontani portarono piogge verso Nova Milanese, Sesto San Giovanni e comuni limitrofi.

Nelle foto di questo articolo potete osservare lo spettacolo dei numerosissimi fulmini (ne ho fotografati in toto una trentina e visti almeno un centinaio, senza contare i bagliori frequentissimi: non escludo 300 possibili scariche da me viste o udite!)


Passando ai dati meteorologici, registrai solo 7,8 mm (con un rain rate però di 106,4 mm/h) e anche in generale non ci furono apporti particolarmente rilevanti, al massimo 25-30 mm locali e assai circoscritti. Segnalo in particolare un downburst secco alle ore 21.14 (di ben 58 km/h), mentre le precipitazioni sono cominciate dopo le 21.30. Ricorderò questa data per l’eccezionale quantità di scariche elettriche generate da celle che non hanno portato fenomeni particolari, ma mi hanno fatto ammirare uno spettacolo davvero memorabile.

Fulmini e saette

Il festival continua

Altri fulmini

Le nubi si allontanano



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