AL VIA DA LUNEDÌ LA TERZA ONDATA DI CALDO
AL VIA DA LUNEDÌ LA TERZA ONDATA DI CALDO
Possiamo dire che nel corso di questa settimana siamo rimasti alla finestra a guardare l’evoluzione dell’ondata di calore che sta interessando la penisola iberica e la Francia e che raggiungerà l’apice entro le prossime 48-72 ore. In effetti, pur mantenendosi su valori al di sopra della media climatologica in particolare al Nord-Ovest, lungo il versante tirrenico centro-settentrionale e in Sardegna, le temperature massime che abbiamo registrato e che stiamo registrando su queste aree dell’Italia non hanno finora raggiunto valori particolarmente elevati da sconfinare in eccessi termici rilevanti.
Il caldo inizierà ora a intensificarsi a partire dal fine settimana, quando la spinta del promontorio nord africano accompagnerà verso le Alpi Occidentali quell’isoterma di 20 °C a 850 hPa (circa 1500 metri) che segna, in modo inequivocabile, quando l’avvezione di aria sahariana inizia a diventare significativa. Questa dinamica sarà riconducibile alla quasi stazionarietà della goccia fredda che è presente ad ovest della penisola iberica e che, pur venendo agganciata dal flusso perturbato atlantico, non riuscirà a traslare verso levante a causa della resistenza offerta dal promontorio anticiclonico.
Tale resistenza avrà come effetto quello di strutturare ancora meglio l’avvezione subtropicale che questa volta avrà come destinazione proprio la nostra penisola, tanto che tra lunedì 20 e mercoledì 22 giugno sarà altamente probabile che con gradualità – partendo dal Nord-Ovest, dalla Sardegna e dal versante tirrenico centro-settentrionale – quasi tutte le nostre regioni si vengano a trovare, a 850 hPa, con temperature mediamente comprese tra 20 e 23 °C, cioè con valori tra i 6 e i 9 °C oltre la media climatologica del periodo (fig. 1 e fig. 2, a sinistra).
Si tratta, al momento, delle prime stime previste di un campo termico che dovrà essere valutato meglio nel corso dei prossimi giorni ma che, già fin d’ora, fornisce una buona indicazione delle temperature massime che potrebbero essere raggiunte al suolo perché è credibile ritenere la soglia dei 34-35 °C come quella che potrà essere superata piuttosto facilmente in alcune aree della Pianura Padana e su tutto il Centro-Sud, Isole comprese, specie nelle aree interne.
Ad oggi, l’evoluzione e la tempistica di questa ondata di calore non è molto chiara perché la modellistica numerica non riesce ad inquadrare, con sufficiente attendibilità, lo sblocco di questa situazione che potrebbe verificarsi nella seconda parte della prossima settimana, cioè a partire da giovedì 23 (fig. 2, a destra), ma con modalità ancora da definire. Già tra martedì 21 e mercoledì 22, sulle aree alpine e prealpine potremmo avere un incremento delle condizioni di instabilità che potrebbero interessare, con la formazione di qualche rovescio o temporale, anche le alte pianure e comportare un primo calo termico (da verificare), ma non ci troveremmo ancora di fronte a un cambiamento strutturato in grado di accelerare lo spostamento del promontorio nord africano verso levante. Bisognerà quindi aspettare i prossimi aggiornamenti per avere una linea di tendenza meno avvolta dalle nebbie della bassa predicibilità.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera