L’EVOLUZIONE DELLA FASE INSTABILE TRA GIOVEDÌ 5 E DOMENICA 8 MAGGIO.
L’EVOLUZIONE DELLA FASE INSTABILE TRA GIOVEDÌ 5 E DOMENICA 8 MAGGIO.
Va ormai definendosi l’evoluzione del tempo attesa nella seconda parte di questa settimana, quando l’atmosfera vedrà accentuare le proprie condizioni di instabilità per l’azione congiunta di due impulsi di diversa natura che si daranno appuntamento proprio sulla nostra penisola.
La situazione prevista in quota per il pomeriggio di giovedì 5 maggio (fig. 1, a sinistra) mostra infatti da un lato l’ingresso di un modesto cavo d’onda sulla Francia e dall’altro l’avanzamento di una circolazione ciclonica nord africana che insieme daranno forma a questa nuova fase meteorologica dalle caratteristiche spiccatamente primaverili.
Nei bassi strati questa evoluzione sarà associata a un campo barico prevalentemente livellato, ad eccezione delle due Isole Maggiori che risentiranno invece del minimo nord africano: questa depressione si strutturerà infatti attorno a isobare concentriche che saranno responsabili del temporaneo richiamo di correnti sciroccali in risalita soprattutto verso lo Stretto di Sicilia e il Canale di Sardegna (fig. 1, a destra).
Non saremo quindi interessati dal passaggio di due perturbazioni ben strutturate ma, come si evince dalla carta del tempo, da condizioni di instabilità che interesseranno inizialmente parte del Nord e la Sardegna nella giornata di giovedì 5. La simulazione della nuvolosità deducibile dalle ore di soleggiamento previste (fig. 2) mostra infatti l’azione inizialmente indipendente dei due impulsi che poi, entro venerdì 6, andranno probabilmente a formare un unico sistema nuvoloso: sarà proprio questo passaggio evolutivo ad evidenziare il generale deterioramento delle condizioni atmosferiche sulla maggior parte dell’Italia.
Ecco che allora la probabilità di avere precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio e di temporale, non solo aumenterà a partire dal Nord e dalla Sardegna proprio nella giornata di giovedì (fig. 3, a sinistra), ma tenderà a diffondersi alla maggior parte delle nostre regioni nel giorno successivo (fig. 3, a destra).
Rispetto alla situazione attuale saremo quindi interessati da una più diffusa condizione favorevole allo sviluppo della fenomenologia e quindi le precipitazioni saranno probabilmente un po’ più distribuite nel tempo e nello spazio: in tempi di magra, si accetta anche questo tipo di dinamica atmosferica pur sapendo che, per le piogge serie, servono altri impianti sinottici potenzialmente ancora fattibili, anche se ormai siamo agli sgoccioli.
Nel corso del fine settimana, con l’evoluzione verso il Mare Ionio del minimo ciclonico in fase di attenuazione e la persistenza di aria fresca in quota, le condizioni di instabilità interesseranno più direttamente anche il Sud e la Sicilia.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera