La dinamica atmosferica del weekend 25-26 Settembre 2021
La dinamica atmosferica del weekend 25-26 Settembre 2021
Nel corso di questo fine settimana assisteremo a un modesto cambiamento delle condizioni meteorologiche sulle nostre regioni settentrionali e su parte di quelle centrali che saranno raggiunte da una massa d’aria mite e molto umida proveniente dalle latitudini subtropicali dell’Oceano Atlantico.
La dinamica atmosferica che porterà a questo nuovo stato del tempo sarà legata all’evoluzione di una goccia fredda che, presente in questi giorni sulla penisola iberica, entro le prossime 36-48 ore favorirà l’ennesima espansione del promontorio nord-africano soprattutto verso il Centro-Sud, dove giungerà la parte più consistente di un’avvezione di aria calda di matrice sahariana (cioè subtropicale continentale) con isoterme che evidenzieranno a circa 1500 metri di quota la presenza di un campo termico anomalo, fino a 8-12 °C oltre le medie del periodo.
La goccia fredda, inizialmente autonoma, entro sabato sarà agganciata dal ramo periferico del flusso perturbato atlantico che le farà perdere la fisionomia di una circolazione chiusa di bassa pressione, tanto che il suo segnale andrà gradualmente spegnendosi man mano che essa si muoverà verso nord-est (pallino bianco). Questa evoluzione avrà due conseguenze sulla configurazione sinottica in quota prevista per domenica 26 settembre: la prima sarà quella di far ruotare l’asse del promontorio nord africano verso nord-est perché verrà meno la sollecitazione alla sua espansione meridiana indotta inizialmente dalla goccia fredda stessa; la seconda sarà quella di costruire un canale tra l’Oceano Atlantico subtropicale e le nostre regioni centro-settentrionali al cui interno di muoverà aria molto umida e moderatamente instabile.
Come si può osservare dalla frecce arancioni, questo flusso sarà quasi interamente svincolato dall’ampia e profonda circolazione ciclonica che invece in Oceano Atlantico piloterà ancora le perturbazioni verso le alte latitudini. A tal proposito, un particolare che a mio modesto avviso rivestirà un'importanza degna di nota sarà l’altezza di geopotenziale della superficie isobarica di 500 hPa su sui si muoverà proprio il nastro umido di matrice subtropicale marittima diretto verso il Centro-Nord: parliamo di un valore pari a 5800 metri, cioè di un valore ancora prettamente estivo. In un contesto atmosferico moderatamente instabile, non paragonabile quindi al passaggio di una vera e propria perturbazione, questo flusso potrà dar luogo a precipitazioni più organizzate, anche a carattere di rovescio o temporale, specie laddove risulteranno esaltati i moti verticali ascendenti e quindi dove sarà più efficiente l’interazione con l’orografia della corrente in arrivo dai quadranti meridionali: parliamo quindi del settore alpino e prealpino, del centro-levante ligure e della Toscana settentrionale.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera