CALDO ANOMALO IN ATTENUAZIONE, MA L’ALTA PRESSIONE RESTERÀ IN SELLA ANCORA PER DIVERSI GIORNI
CALDO ANOMALO IN ATTENUAZIONE, MA L’ALTA PRESSIONE RESTERÀ IN SELLA ANCORA PER DIVERSI GIORNI
L’inverno meteorologico, che si concluderà domenica 28 febbraio, è riuscito sul finir del suo cammino a lasciare il segno con una fase che sta trascorrendo all’insegna della stabilità atmosferica assoluta, caratterizzata da un cielo in prevalenza sereno dalle Alpi alla Sicilia e da temperature al di sopra della media del periodo che sfociano in un caldo anche marcatamente anomalo al Nord e su Toscana e Lazio. Su queste regioni mercoledì 24 sono stati registrati nuovi record di caldo: Ronchi dei Legionari con 24.8 °C, Treviso con 23.8 °C, Aviano con 23.6 °C, Venezia con 22.0 °C, Arezzo con 22.4 °C e Viterbo con 22.3 °C sono per esempio alcune delle stazioni che, sperimentando valori anche di 12-15 °C al di sopra delle medie climatologiche del periodo, hanno trascritto nei loro annali le temperature massime più alte in febbraio delle loro serie storiche.
La giornata odierna sarà l’ultima ad essere caratterizzata dall’eccessiva mitezza di questa seconda “primavera anticipata” del mese, dopo quella avvenuta nella prima decade che ha interessato soprattutto il Centro-Sud. Da domani, infatti, la situazione tenderà gradualmente a cambiare, ma solo dal punto di vista termico perché non ci saranno rilevanti novità sullo stato dell’atmosfera che continuerà invece a rimanere in equilibrio stabile ancora per diversi giorni.
Il campo anticiclonico sta infatti spostando i suoi massimi di pressione al suolo verso le Isole Britanniche dove nella giornata di domani, sabato 27, si registreranno valori superiori ai 1040 hPa (figura 1). In questo modo l’Europa centro-orientale e la penisola balcanica saranno esposte al passaggio di un modesto fronte freddo che, scivolando lungo il fianco della figura altopressoria, si addosserà all’arco alpino nel pomeriggio per poi perdere consistenza nella successiva evoluzione. Questa dinamica avrà comunque il merito di attivare sull’Italia un modesto richiamo di correnti più fresche dai quadranti orientali che nella giornata di domenica 28 causeranno un calo termico, più sensibile in Pianura Padana e lungo versante adriatico (figura 2): saranno infatti queste le aree del nostro Paese ad essere, come sempre, maggiormente esposte al transito di aria fredda che in questo caso porterà sui vicini Balcani temperature a 850 hPa (circa 1500 metri) oscillanti intorno ai -5 °C.
L’ingresso temporaneo e parziale della nuova massa d’aria, che avverrà con l’attivazione di venti di bora, di tramontana e di grecale, porterà i valori termici a oscillare attorno alle medie climatologiche del periodo al Nord e sul versante adriatico, mentre altrove persisterà un’anomalia positiva, seppur molto più contenuta rispetto a quella che stiamo registrando in questi giorni. Dal punto di vista dello stato del cielo i cambiamenti saranno davvero pochi perché, se si escludono una nuvolosità che tra domani e domenica si addosserà sull’arco alpino e degli addensamenti che potranno interessare l’Appennino centro-meridionale e il Sud nella giornata di domenica, sarà ancora il sole a dominare prevalentemente lo scenario meteorologico sull’Italia.
Queste condizioni meteorologiche resteranno immutate anche per la maggior parte della prossima settimana. Almeno fino a giovedì 4 marzo il Mediterraneo centro-occidentale e buona parte dell’Europa continueranno infatti ad essere interessate da un vasto campo anticiclonico che garantirà tempo stabile (figura 3). In Italia l’impronta dell’aria più fresca che affluirà domenica si farà sentire nelle temperature minime che tenderanno a perdere qualche grado e quindi a mostrare ancora caratteristiche invernali e tipiche del periodo, tanto da non poter escludere il ritorno di qualche gelata al Nord e nelle zone interne del Centro. Per quanto riguarda le temperature massime si prevede invece un nuovo aumento, specie sulle regioni settentrionali e sul versante tirrenico, con valori miti che comunque non dovrebbero più raggiungere e superare i 20 °C. Sarà ancora elevata l’escursione termica giornaliera. Per sciogliere la prognosi relativa a un possibile cambiamento del quadro meteorologico a scala sinottica bisognerà vedere come la modellistica numerica aggiornerà l’evoluzione dopo il 5 marzo, ad oggi ancora poco chiara.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera