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SI È APERTA UNA FASE ALL’INSEGNA DEL TEMPO INSTABILE E A TRATTI PERTURBATO CHE DURERÀ PER DIVERSI GIORNI

Scritto da Andrea Corigliano Sabato 05 Dicembre 2020 17:00

SI È APERTA UNA FASE ALL’INSEGNA DEL TEMPO INSTABILE E A TRATTI PERTURBATO CHE DURERÀ PER DIVERSI GIORNI

Carta del tempo prevista per il 6 Dicembre 2020La perturbazione alimentata dall’aria artico-marittima evolve lentamente verso levante, imperniata attorno a un minimo piuttosto profondo di 994 hPa che nelle prime ore di oggi pomeriggio si trovava sul Mar di Sardegna. Preceduta da intensi venti sciroccali richiamati dall’entroterra tunisino e libico e seguita dai venti freddi ma in parte mitigati che sono ormai entrati sul Mediterraneo occidentale assumendo una componente zonale, l’intenso sistema nuvoloso proseguirà ora il suo cammino verso le nostre regioni centro-meridionali e il Nord-Est dove nelle prossime 24-36 ore sono attesi i fenomeni più intensi e organizzati.

La carta del tempo prevista infatti per le ore 13 di domani, domenica 6 dicembre, mostra lo spostamento del minimo della figura ciclonica verso l’Adriatico settentrionale e il fronte freddo della perturbazione che a essa si accompagna portarsi sullo spartiacque appenninico, per lasciare ancora campo libero all’intenso flusso sciroccale su tutto il versante orientale dell’Italia e permettere invece l’ingresso delle correnti più fredde su quello occidentale (figura 1). Una simile dinamica, scandita da un avvicendamento tra masse d’aria così diverse che avanza piuttosto lentamente da ovest verso est per la resistenza offerta da un possente campo anticiclonico di 1045 hPa sulla Russia, non potrà fare altro che accendere i contrasti atmosferici soprattutto laddove avverrà il passaggio di consegne tra le due masse d’aria diverse che definiscono la complessa circolazione ciclonica. Passata questa perturbazione, le condizioni del tempo rimarranno ancora improntate all’instabilità in attesa che un nuovo impulso perturbato arrivi sul Mediterraneo centro-occidentale martedì 8 dicembre, percorrendo il canale depressionario che si è ormai aperto con il Nord Atlantico e che trasporterà verso le nostre latitudini sempre aria fredda, ma questa volta di matrice polare marittima. Vediamo allora le linee guida del tempo previsto per i prossimi due giorni.

DOMENICA 6 DICEMBRE (figura 2) – Variabilità al Nord-Ovest e sull’Emilia occidentale con residui piovaschi sparsi sulla Liguria e tempo instabile sulla Sardegna con precipitazioni a prevalente carattere di rovescio, più probabili lungo la costa occidentale. Cielo in prevalenza molto nuvoloso o coperto sulle altre regioni, con precipitazioni estese da moderate a forti, localmente molto forti e a carattere temporalesco con probabili nubifragi, in transito tra il mattino e il pomeriggio da ovest verso est e seguite da condizioni di instabilità. In serata i fenomeni più intensi si concentreranno ancora sull’estremo Nord-Est e sul Salento, ma anche qui tenderanno a esaurirsi nelle successive ore notturne. Nevicate moderate sulle Alpi centrali a cavallo dei 1000 metri e ancora intense, a quote oscillanti attorno ai 1500 metri, su quelle orientali, ovunque con quota neve in calo dal pomeriggio. Nevicate anche in Appennino inizialmente solo sulle cime, in abbassamento durante il passaggio del fronte freddo fino a raggiungere mediamente i 1200-1400 metri. Temperature massime in aumento al Nord-Ovest, in calo al Centro, sulla Campania e sulle due Isole Maggiori, stazionarie altrove.


Mappe previsionale per il 6 Dicembre 2020
Previsione per il 7 Dicembre 2020
LUNEDÌ 7 DICEMBRE (figura 3) – Tempo spiccatamente instabile con cielo spesso nuvoloso al Nord, sul versante tirrenico e sulle due Isole Maggiori dove eventuali schiarite saranno temporanee e del tutto inaffidabili. Su questi settori permarrà una probabilità medio-alta di avere precipitazioni a prevalente carattere di rovescio occasionalmente temporalesco, con nevicate sulle Alpi a quote collinari sui settori centro-occidentali e intorno ai 700-900 metri su quelli orientali. Nevicate tra deboli e moderate anche sull’Appennino settentrionale oltre 800-1000 metri e su quello centrale oltre i 1200-1400 metri. Variabilità sul versante adriatico e sul settore ionico, dove invece sarà più elevata la probabilità di avere schiarite più durature, a tratti anche ampie. Tra la sera e la notte nuovo peggioramento sulla Sardegna per l’arrivo della parte più avanzata della nuova perturbazione che poi ci interesserà martedì 8. Temperature massime in calo su tutta l’Italia, salvo Lombardia, Emilia e Ponente Ligure dove dovrebbero restare stazionarie o aumentare appena di qualche grado.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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