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Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

Glossario Meteo. Lettera B - Da Bar a Buys Ballot

Glossario Meteo. Lettera B - Da Bar a Buys Ballot
 

Lettera B, bar, bassa...

Bar

Unità di misura della pressione atmosferica pari ad 1 atmosfera, nel sistema internazionale pari a 100.000 Pascal (Pa). In Meteorologia è usato per le misure barometriche il sottomultiplo millibar (mb), assieme all’hectopascal (hPa).

Barografo

Barometro utilizzato per la registrazione della pressione atmosferica su carta millimetrata, si usa in genere nelle capannine meteo.

Barometro

Strumento che serve per misurare la pressione atmosferica. Si distinguono tre tipi: il barometro a mercurio, ideato da Torricelli nel 1643, dove la pressione atmosferica è equilibrata dalla pressione idrostatica di una colonna di mercurio contenuta in una canna di vetro con l’estremità superiore chiusa e quella inferiore immersa in un recipiente il cui pelo libero è a contatto con l’aria. Il valore della pressione è espresso in base al peso del mercurio; il barometro metallico o aneroide sfrutta il principio dello sfruttamento della deformazione elastica di particolari capsule metalliche vuote di forma tubolare alle quali è fissata una molla collegata a una lancetta, che si sposta su un quadrante avente una scala graduata. Recentemente vengono realizzati barometri con sensori elettronici in grado di trasmettere i dati dalle stazioni via modem o via radio, oppure memorizzati in speciali unità di memoria collegate alle stazioni meteo.

Bassa

Termine che sta ad indicare un’area di bassa pressione. Sulle carte del tempo è indicata con B o L (Low).

Beaufort, Scala di

E' la scala convenzionale, inventata da Sir Francis Beaufort (Navan, 7 maggio 1774 – Hove, 17 dicembre 1857) un ammiraglio, cartografo ed esploratore britannico, direttore dell'Ufficio idrogafico della Royal Navy, i cui valori vanno da 0 a 12 Forza Bft, successivamente portati a 17 per agevolare la misurazione della forza dei vari tipi di uragani. Lo 0 corrisponde alla calma di vento, invece il 12 all’uragano (prolungando poi a 17). Qui di seguito presentiamo una tabella che rappresenta l’intera scala. La colonna delle onde deve essere interpretata solamente come guida indicativa, grosso modo le condizioni che potremmo incontrare in alto mare, lontano dalle coste, ma non deve essere utilizzata per stimare lo stato del mare e nemmeno in senso inverso, cioè per dedurre il vento a partire dallo stato del mare.
Ad esempio n
ei bacini interni o presso le coste con un vento di terra, l’altezza delle onde sarà più piccola e le onde stesse più ripide. Inoltre non viene considerato il fenomeno del fetch (la superficie di mare aperto su cui spira il vento con direzione e intensità costante ed entro cui avviene la generazione del moto ondoso) così come un mare mosso potrebbe essere stato causato da un vento molto più lontano. Le cifre fra parentesi indicano l’altezza massima probabile:

FORZA
BEAUFORT

VELOCITA’
IN NODI

VELOCITA’ 
IN KM/H

DESCRIZIONE 
DEL VENTO

ALTEZZA DELLE ONDE IN METRI

ALTRI EFFETTI AMBIENTALI

0

<1

<1

Calma

--- (il mare è uno specchio)

Il fumo sale verticalmente

1

1-3

1-5

Bava di vento

0.1 (0.1)

Il fumo devìa leggermente

2

4-6

6-11

Brezza leggera

0.2 (0.3)

Si muovono le foglie

3

7-10

12-19

Brezza tesa

0.6 (1)

Si agitano foglie e piccoli rami

4

11-16

20-28

Vento moderato

1 (1.5)

La polvere si solleva

5

17-21

29-38

Vento teso

2 (2.5)

Anche gli arbusti oscillano

6

22-27

39-49

Vento fresco

3 (4)

Si agitano i grandi rami, i fili sibilano

7

28-33

50-61

Vento forte

4 (5.5)

Si muovono interi alberi, difficile camminare controvento

8

34-40

62-74

Burrasca

5.5 (7.5)

Non si riesce a camminare controvento. Si spezzano i rami

9

41-47

75-88

Burrasca forte

7 (10)

Camini e tegole vengono divelti

10

48-55

89-102

Tempesta

9 (12.5)

Alberi sradicati, ingenti danni alle abitazioni

11

56-63

103-117

Tempesta violenta

11.5 (16)

Devastazioni gravi

12

64 e oltre

118 e oltre

Uragano

14 (-)

Edifici e manufatti distrutti

Benessere, stato di

Lo stato di benessere psico-fisico dell’organismo umano dipende dalla temperatura, dall’umidità e dal vento, ma le più importanti sono le prime due che influiscono sui processi di termoregolazione cutanea: un’atmosfera caldo-umida impedisce il raffreddamento periferico del corpo umano attraverso la traspirazione, mentre un’atmosfera caldo-secca favorisce l’evaporazione con conseguente abbassamento della temperatura; un’atmosfera freddo-umida provoca una perdita di calore corporeo per il velo di acqua che si deposita sulla pelle. Il vento mitiga la sensazione di caldo, ma aumenta il disagio in caso di freddo umido. Studiosi hanno elaborato dei valori critici di temperatura-umidità al di là dei quali si avverte disagio fisiologico.

 

Valori limite per il caldo umido

Ur %

100

95

90

85

80

75

70

65

60

55

T C°

16.5

17.3

18.2

19.1

20.1

21.1

22.2

23.4

24.8

26.2


Valori limite per il freddo umido

Ur %

90

85

80

75

70

65

60

55

50

45

40

T C°

3.5

2.8

2.2

1.8

1.5

0.5

0

-0.3

-0.5

-1.5

-2.5

Ur = Umidità relativa T = Temperatura

Bilancio termico

Comparazione tra la radiazione solare che giunge sulla Terra e la radiazione terrestre che esce per irraggiamento. Nel corso dell’anno la Terra perde la stessa quantità di energia che riceve dal Sole. L’equilibrio energetico viene a mancare invece all’interno del sistema Terra-atmosfera a causa dell’ineguale distribuzione dell’energia solare in seno ad esso e dovuto alla forma geometrica della Terra e all’inclinazione dell’asse di rotazione.

Biometeorologia

Branca che studia gli effetti del tempo atmosferico e del clima sugli esseri umani.

Biotropia

Effetto degli agenti atmosferici sulle condizioni di salute degli esseri umani.

Bise, vento di

Vento freddo e secco proveniente da Nord Nord-Est che spira soprattutto in inverno e interessa le catene montuose della Francia meridionale.

Bora

Vento proveniente da Est Nord-Est che soffia sull’Adriatico in particolare sul Golfo di Trieste, di tipo discendente, con raffiche che possono superare i 100 km/h (è un vento di burrasca). Si distingue in Bora chiara e Bora scura. La prima è di maggior velocità e apporta temperatura rigida e cielo sereno. Si forma quando sull’Europa centro occidentale risiede un’area di alta pressione mentre sul Mediterraneo c’è bassa pressione; la Bora scura è accompagnata da brutto tempo, ma è meno violenta della precedente. Si forma quando sull’Europa centrale c’è una zona di alta pressione mentre sul Mediterraneo risiede un’area di bassa pressione.

Brezza

Vento periodico debole o moderato determinato dalla differente capacità termica dei vari elementi considerati (mare, Terra, monte e valle). È tanto più accentuato quanto più forte è il divario fra le temperature notturne e diurne. Il meccanismo di questo sistema di venti è più attivo alle basse latitudini, dove questi dislivelli sono più elevati rispetto alle alte. Distinguiamo la brezza di mare e quella di Terra, la brezza di valle e quella di monte.

La brezza di mare trae origine da un più rapido riscaldamento diurno della Terra rispetto al mare; quindi sulla Terra si forma una bassa pressione mentre l’aria fredda che sovrasta il mare conserva una pressione leggermente superiore. A causa del dislivello barico che così si genera, l’aria degli strati più prossimi al suolo si sposta dal mare verso la Terra mentre negli strati atmosferici immediatamente superiori le correnti seguono un percorso inverso. Essa è frequente da Aprile a Settembre, poco frequente in inverno per la modesta differenza di temperatura.

La brezza di Terra nasce dal più rapido raffreddamento notturno della Terra rispetto al mare. La più alta pressione presente sulla Terra rispetto al mare sosta l’aria degli strati più prossimi al suolo verso il mare, mentre negli strati superiori le correnti spirano al contrario.

La brezza di valle nasce dal fatto che nelle ore diurne la pressione nei rilievi è inferiore a quella delle pianure, questo genera uno spostamento d’aria dalla pianura verso i rilievi.

La brezza di monte è il contrario della precedente, sospinge l’aria più fredda verso la pianura. A differenza della brezza di valle persiste in qualsiasi stagione, e nel semestre freddo persiste anche nelle ore diurne.

Brina

Idrometeora, insieme di cristalli di ghiaccio formato dal congelamento del vapore acqueo contenuto nell’aria (sublimazione) al contatto con le superfici a temperature inferiori a 0°C.

Buys Ballot, legge di

Prende il nome dal meteorologo francese che la formulò circa alla metà del XIX secolo e mostra l’effetto dell’accelerazione di Coriolis sul moto di masse d’aria attorno ai centri di bassa e alta pressione. Si enuncia così: se un osservatore volge le spalle al vento nell’emisfero Nord, troverà alla sua sinistra e leggermente in avanti la bassa pressione, invece a destra e leggermente indietro l’alta pressione. Viceversa se l’osservatore si trova nell’emisfero Sud, in altre parole la bassa pressione a destra e l’alta a sinistra.


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