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INVERNO AL DEBUTTO MERCOLEDÌ E GIOVEDÌ CON IL FREDDO AL CENTRO-NORD E CON PRECIPITAZIONI SU TUTTA LA PENISOLA, NEVOSE A TRATTI FINO IN PIANURA SU ALCUNI SETTORI DEL NORD ITALIA

Scritto da Andrea Corigliano Lunedì 30 Novembre 2020 00:00

INVERNO AL DEBUTTO MERCOLEDÌ E GIOVEDÌ CON FREDDO AL CENTRO-NORD E PRECIPITAZIONI SU TUTTA LA PENISOLA, NEVOSE A TRATTI FINO IN PIANURA SU ALCUNI SETTORI DEL NORD

Altezza geopotenziale e anomalia prevista per il 2 Dicembre 2020Quest’anno l’inverno meteorologico inizierà all’insegna di condizioni tipiche della nuova stagione. Come se fosse scandita da un orologio svizzero, infatti, la prima perturbazione di dicembre in transito tra mercoledì e giovedì porterà sull’Italia, e in modo particolare al Nord e su parte del Centro, tutti quegli ingredienti che sono caratteristici del trimestre invernale: freddo, vento, piogge e nevicate.

Queste ultime si spingeranno molto probabilmente fino a quote molto basse sulle regioni settentrionali, quasi a sfiorare o a interessare anche alcuni settori di pianura. Viene infatti confermata la discesa di un nucleo di aria particolarmente fredda dalla penisola scandinava che darà luogo, già a partire dalla serata di domani (martedì 1° dicembre), alla formazione di una stretta circolazione depressionaria sui nostri mari di ponente. La figura di bassa pressione al suolo raggiungerà il culmine dell’approfondimento proprio nella giornata di mercoledì 2, quando un minimo al suolo di circa 1005 hPa sostenuto in quota da altezze di geopotenziale a 500 hPa piuttosto basse (figura 1) si collocherà sull’Italia Centrale e da questa posizione attiverà su tutta la nostra penisola una circolazione ciclonica ben impostata su tutti i settori.

In particolare, l’aria fredda presente oltralpe riuscirà a entrare sul bacino del Mediterraneo aggirando l’arco alpino da ovest e da est (figura 2): se il primo percorso porterà la massa d’aria a raggiungere il Mar di Sardegna con isoterme oscillanti attorno a 0 °C a 850 hPa (cioè a circa 1400 metri), il secondo farà affluire verso il Nord Italia la parte più consistente del raffreddamento, con le correnti da nord-est che entrando in Pianura Padana faranno accumulare l’aria fredda soprattutto lungo i pendii montuosi delle Alpi Cozie, delle Alpi Marittime e dell’Appennino Settentrionale dove, fino al pomeriggio di mercoledì, si prevedono alla stessa quota isobarica e altimetrica temperature intorno a -4 °C.

Dal momento che questa condizione termica sarà associata a precipitazioni che potrebbero essere anche di intensità moderata, sussiste una probabilità medio-alta che tra il basso Piemonte, l’entroterra ligure del versante padano, la bassa Lombardia e l’Emilia (grosso modo da Piacenza a Modena) si possano avere nevicate che gradualmente potrebbero spingersi fino a quote di bassa collina e quindi raggiungere anche tratti pianeggianti. Neve a quote collinari o di bassa montagna anche sulle Alpi e su Appennino tosco-emiliano (specie versanti padani) e precipitazioni che nel corso del giorno tenderanno a intensificarsi da sud-ovest interessando principalmente la Sardegna, il Centro e il Nord-Est: i fenomeni potrebbero risultare più intensi e diffusi sul versante tirrenico e sul Triveneto, specie nella seconda parte del giorno. Giovedì 3 il maltempo raggiungerà più direttamente anche le regioni meridionali e la Sicilia, mentre tenderà temporaneamente a migliorare altrove.


Geopotenziale e temperatura 850hPa per il 2 Dicembre

Questa disamina è una prima bozza previsionale del tempo atteso tra mercoledì e giovedì che potrà subire ancora qualche lieve correzione nei prossimi aggiornamenti, specie per quanto riguarda la descrizione della fenomenologia nevosa. Tenendo conto di questi ultimi, nella giornata di domani sarà fornito qualche dettaglio in più, accompagnato dalle cartine con i consueti simboli grafici. Concludo con una precisazione, per evitare malintesi: non risponderò a nessuna richiesta di previsione su accumulo, inizio e fine di una possibile/probabile nevicata sul proprio comune o città di residenza. Spero nella vostra comprensione perché per me non solo diventerebbe impossibile studiare caso per caso, ma si tratterebbe anche di una richiesta troppo spinta specie quando il limite neve-pioggia scorre sul filo del rasoio.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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