BILANCIO CLIMATOLOGICO DELL’ESTATE 2020: IN ITALIA LA STAGIONE È STATA POCO PIÙ CALDA DEL NORMALE
AL VIA LA BURRASCA DI FINE ESTATE: LA PREVISIONE PER VENERDÌ 28 AGOSTO 2020
Archiviata l’estate meteorologica, è tempo di bilanci. I dati, analizzati dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) del CNR di Bologna ci dicono che, a scala nazionale, la stagione estiva che ci siamo lasciati alle spalle da una decina di giorni è stata nel complesso di circa mezzo grado più calda rispetto alla climatologia del trentennio 1981-2010.
Nella classifica, l’estate 2020 si colloca così al tredicesimo posto tra le estati più calde dal 1800 che cadono per la maggior parte negli Anni Duemila. Il valore dell’anomalia trimestrale tiene ovviamente conto del comportamento di giugno, di luglio e di agosto.
Se nei primi due mesi la prevalenza di un flusso di natura oceanica ha fatto trascorrere due terzi della stagione all’insegna di un quadro termico complessivamente nella norma (le anomalie di giugno e di luglio sono state rispettivamente di -0.13 °C e di +0.47 °C), con agosto le avvezioni di aria calda hanno preso il sopravvento. Infatti, l’analisi del campo medio di altezza di geopotenziale a 500 hPa mostra, a differenza di giugno e luglio, una disposizione delle isoipse tale da lasciar trasparire in agosto un blando segnale di curvatura anticiclonica del flusso proprio in area mediterranea, a evidenziare in questo modo un trasporto più frequente di aria calda in uscita dall’entroterra nord africano e diretto verso le nostre regioni, specie quelle centro-meridionali.
Questa impronta lasciata dalla circolazione ha fatto sì che l’anomalia termica dell'ultimo mese estivo, calcolata sempre rispetto alla medesima climatologia di riferimento, raggiungesse il valore di +1.36 °C e facesse quindi diventare agosto 2020 il settimo più caldo da quanto si registrano i dati. A conti fatti possiamo quindi concludere che, considerando l'intero territorio nazionale, solo in agosto il caldo ha alzato la cresta mentre in giugno e in luglio è stato tenuto a bada dalle correnti occidentali, in parte dai connotati instabili per il passaggio di impulsi atlantici e in parte dai connotati stabili per l’espansione da ovest dell’Anticiclone delle Azzorre.
Tutto sommato, abbiamo quindi vissuto una stagione che in parte si è avvicinata a quelle del passato e che magari abbiamo percepito essere più fresca solo perché le estati più recenti, ben più calde di questa, ci hanno abituato a calure di livello superiore.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera