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ANCORA CALDO ANOMALO ALMENO FINO ALLA FINE DELLA SECONDA DECADE DI FEBBRAIO

Scritto da Andrea Corigliano Mercoledì 12 Febbraio 2020 00:00

ANCORA CALDO ANOMALO ALMENO FINO ALLA FINE DELLA SECONDA DECADE DI FEBBRAIO

Situazione media e anomalia prevista dal 14 al 18 FebbraioLe giornate prettamente primaverili, in qualche caso tardo-primaverili se non addirittura puntualmente simil-estive di questi ultimi giorni stanno contribuendo a costruire un quadro termico caratterizzato da un’anomalia che potrebbe essere significativa anche per questo mese di febbraio, l’ultimo dell’inverno meteorologico.

Sicuramente, a dare man forte a questo segnale contribuirà la fase meteorologica che si sta per affacciare all’orizzonte delle fatidiche Colonne d’Ercole perché è da questo settore che, complice un lieve abbassamento di latitudine delle correnti perturbate al largo dell’Oceano Atlantico, giungerà una nuova avvezione di aria calda che andrà a gonfiare, come un pallone aerostatico, la colonna atmosferica sul nostro bacino del Mediterraneo.

L’intensa zonalità che sta caratterizzando il tempo di questi giorni sull’Europa centro-settentrionale, alle prese con il passaggio di intense ciclogenesi extratropicali generatrici di vere e proprie tempeste, tra venerdì 14 e martedì 18 subirà infatti una lieve flessione sul comparto oceanico quanto basta per azionare una risposta dalle latitudini subtropicali e da qui sospingere aria decisamente mite, di origine marittima, verso l’Europa centro-meridionale dove è attesa una lievitazione delle altezze di geopotenziale a tutte le quote isobariche e in particolare su quella di 500 hPa a cui facciamo riferimento in figura 1.


Anomalia termica media prevista dal 14 al 18 FebbraioL’effetto dell’avvezione – cioè del trasporto – della nuova massa d’aria a tutte le quote porterà ad avere sulla superficie isobarica di 850 hPa (circa 1500 metri) temperature mediamente al di sopra della media di 4-8 °C sul periodo di cinque giorni considerato (14-18 febbraio) su tutto il bacino centro-occidentale del Mediterraneo e sulla penisola balcanica.

Si tratta di valori di anomalia termica che, all’incirca, saranno probabilmente sperimentati anche nei bassi strati e che quindi, di conseguenza, andranno a rafforzare il segnale positivo dello scarto che questo mese ha fin qui costruito rispetto alla climatologia.

Anche questa nuova fase meteorologica andrà così a mostrare come il segnale dominante di questa stagione ormai agli sgoccioli non sia stato affatto intaccato da condizioni tipiche invernali: un altro tassello che va quindi ad aggiungersi al mosaico atmosferico di un 2020 che si è praticamente privato di una stagione.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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