ANCORA CALDO ANOMALO ALMENO FINO ALLA FINE DELLA SECONDA DECADE DI FEBBRAIO
ANCORA CALDO ANOMALO ALMENO FINO ALLA FINE DELLA SECONDA DECADE DI FEBBRAIO
Le giornate prettamente primaverili, in qualche caso tardo-primaverili se non addirittura puntualmente simil-estive di questi ultimi giorni stanno contribuendo a costruire un quadro termico caratterizzato da un’anomalia che potrebbe essere significativa anche per questo mese di febbraio, l’ultimo dell’inverno meteorologico.
Sicuramente, a dare man forte a questo segnale contribuirà la fase meteorologica che si sta per affacciare all’orizzonte delle fatidiche Colonne d’Ercole perché è da questo settore che, complice un lieve abbassamento di latitudine delle correnti perturbate al largo dell’Oceano Atlantico, giungerà una nuova avvezione di aria calda che andrà a gonfiare, come un pallone aerostatico, la colonna atmosferica sul nostro bacino del Mediterraneo.
L’intensa zonalità che sta caratterizzando il tempo di questi giorni sull’Europa centro-settentrionale, alle prese con il passaggio di intense ciclogenesi extratropicali generatrici di vere e proprie tempeste, tra venerdì 14 e martedì 18 subirà infatti una lieve flessione sul comparto oceanico quanto basta per azionare una risposta dalle latitudini subtropicali e da qui sospingere aria decisamente mite, di origine marittima, verso l’Europa centro-meridionale dove è attesa una lievitazione delle altezze di geopotenziale a tutte le quote isobariche e in particolare su quella di 500 hPa a cui facciamo riferimento in figura 1.
L’effetto dell’avvezione – cioè del trasporto – della nuova massa d’aria a tutte le quote porterà ad avere sulla superficie isobarica di 850 hPa (circa 1500 metri) temperature mediamente al di sopra della media di 4-8 °C sul periodo di cinque giorni considerato (14-18 febbraio) su tutto il bacino centro-occidentale del Mediterraneo e sulla penisola balcanica.
Si tratta di valori di anomalia termica che, all’incirca, saranno probabilmente sperimentati anche nei bassi strati e che quindi, di conseguenza, andranno a rafforzare il segnale positivo dello scarto che questo mese ha fin qui costruito rispetto alla climatologia.
Anche questa nuova fase meteorologica andrà così a mostrare come il segnale dominante di questa stagione ormai agli sgoccioli non sia stato affatto intaccato da condizioni tipiche invernali: un altro tassello che va quindi ad aggiungersi al mosaico atmosferico di un 2020 che si è praticamente privato di una stagione.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera