2013: anno senza Estate... fuori scala!
2013: anno senza Estate... fuori scala!
Nel periodo compreso tra maggio e inizio giugno molti siti e alcuni "fantaprevisori" avevano annunciato per l’Italia (soprattutto settentrionale) un anno senza estate. In meteorologia l’unico “anno senza estate” è stato il 1816: ivi, infatti, il Tambora (stratovulcano dell'isola di Sumbawa, in Indonesia) nell’aprile del 1815 eruttò e un’enorme quantità di cenere venne sparata nell’atmosfera.
Le conseguenze furono tali che l’anno successivo l’inverno fu rigidissimo in tutto il globo e l’estate fu estremamente fresca (cronache dell’epoca parlarono di neve in giugno in Scozia e temperature che in Italia a stento superavano i 20° anche in pieno luglio).Ora, mi pare che usare lo stesso attributo anche per l’estate 2013 sia quantomeno improprio.
Ho già analizzato il trimestre estivo nelle due consuete città (Milano e Bologna) e quello che farò ora è una breve analisi vista da un punto di vista scientifico (e non superficiale): l’estate 2013 è stata un’estate CALDA e certamente non uguale agli anni ’80. È vero che, rispetto agli anni 2000, è stata globalmente e termicamente tra le meno anomale (insieme a 2004-5-6-10), ma lungi dall'essere uguale alle fresche e instabili estati di 30-40 anni fa.
Analizziamo come esempio il caso dell’Emilia Romagna si nota questo: il giorno 8 agosto alle 2 UTC lungo la verticale di San Pietro Capofiume (BO) è stata toccata una temperatura massima in libera atmosfera sul livello isobarico di 850 hPa, pari a 24.8°C. (fonte http://www.meteoromagna.com/vis_testi.php?curl=meteocenter&idtesto=531). Questo valore non è stato MAI raggiunto nella storia recente della climatologia (dal 1989), neanche nella famigerata 2003 o nella 2012 e ciò dovrebbe far riflettere...
La cosa che a me stupisce di più (ma anche molti climatologi) è la preoccupante facilità con cui l’africano si impossessa dell’Italia e il conseguente abbattimento di record termici anche secolari. Anche qui qualcuno potrebbe obiettarmi che alcuni record storici appartengono al luglio 1983 (il luglio più caldo di sempre per il Nord): certo, è la verità, ma andando ad analizzare le ondate di caldo feroci si nota come le più terribili nel XX secolo siano state giugno 1935, luglio 1952, agosto 1981 (al centro-sud) e il terrificante luglio 1983 (sebbene l’estate 1983 non sia annoverata tra le più calde di sempre…), mentre di recente c’è l’estate 1998, giugno 2002, l’estate 2003, luglio 2006, giugno 2007 (al sud), agosto 2009, agosto 2011, l’estate 2012, luglio/agosto 2013.
Da questi dati è evidente come i record un tempo battuti a intervalli di un decennio o ventennio ora vengano battuti quasi ogni anno. Non solo, anche le medie integrali trimestrali si sono alzate di circa un grado in 50-60 anni: una estate come quest’ultima sarebbe stata fuori scala negli anni ‘50, mentre ora è vista dai più come “anomala” e fredda. Quello che più noto tra la gente non addetta ai lavori è che vige una preoccupante superficialità sul definire caldo e freddo. In fisica questi aggettivi, detti senza un termine di paragone, non vogliono dire alcunché e l’unico modo di renderli oggettivi è portare dati inequivocabili. E così INEQUIVOCABILMENTE l’estate 2013 s’è dimostrata ancora calda, perseguendo il trend delle 2000, altro che anno senza estate... semmai, come ho scritto nel titolo, anno senza estate fuori scala!
Isoterme a 850 hPa previste dal modello Global Forecast System | Anomalie medie del trimestre estivo rispetto alla media 1961-1990 (cortesia dell’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la |
Davide Santini