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Un Museo Meteo intitolato al Generale Edmondo Bernacca

Un Museo Meteo intitolato al Generale Edmondo Bernacca

Le indimenticabili carte del tempo di Edmondo BernaccaNell’anno del 25° anniversario della morte del Generale Bernacca (avvenutaa Roma, il 15 settembre 1993), il Comune di Fivizzano ha voluto realizzare ed intitolare all’illustre antesignano dellamoderna meteorologia il “Meteo Museo Edmondo Bernacca” (MMEB).

La cerimonia il 23 giugno 2018, con inizio alle ore 17, presso la Biblioteca Civica “Abate Gerini” di Fivizzano (MS), in Via Umberto I 26.

Siamo in Lunigiana, in provincia di Massa-Carrara in Toscana. Ampie parti del territorio comunale sono comprese in due parchi: il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano ed il Parco naturale regionale delle Alpi Apuane.

Fivizzano, nel corso del tempo, è stata chiamata "Terra insigne", "Il paese dalle belle finestre", "Il bel cantuccio di Firenze", "L'Atene della Lunigiana".

Ma perché un Museo della Meteorologia proprio a Fivizzano?

Innanzitutto - afferma il Sindaco, Paolo Grassi - per ricordare alla cittadinanza e, soprattutto, allenuove generazioni la figura preziosa e signorile di Edmondo Bernacca, che all’affabilità dei modi eallo stile comunicativo personale, ma scientificamente rigoroso, univa la rara dote della semplicità.Le sue Previsioni del Tempo, trasmesse dalla televisione pubblica negli anni settanta, divennerosubito un intrattenimento serale da non perdere, dove imparavamo a familiarizzare con millibar edisobare, scoprendo finalmente, seguendo la sua bacchetta, dove fossero le Azzorre”.


Tutto era sempre chiaro e comprensibile - aggiunge Grassi - nonostante la materia fosse dinotevole complessità. La sua innata semplicità nascondeva perfettamente, come accade nellepersone veramente colte, la sua profonda conoscenza della materia”.

Dopo aver insignito, nel 1991, il celebre Generale Meteorologo della Cittadinanza Onoraria diFivizzano, nel 2009 lo stesso Comune ha deliberato di intitolargli anche una Via del Capoluogo.

L’istituzione del Meteo Museo Edmondo Bernacca – continua il Sindaco - vuole ancherappresentare un luogo di avvicinamento e di approfondimento al mondo della Meteorologia edelle previsioni del tempo; un sito ove poter acquisire, con l’ausilio degli strumenti multimediali e diuna piccola stazione meteorologica, alcune nozioni basiche ed elementari dello studio e dellaconoscenza del Tempo.I figli Federica e Paolo e la Famiglia Bernacca hanno manifestato la volontà di lasciare in comodatod’uso al Comune di Fivizzano il materiale storico-scientifico, i documenti ed i cimeli appartenuti alGenerale. L’Amministrazione Comunale, facendosi interprete del generoso gesto, ha inteso darevita proprio a Fivizzano al Meteo Museo Edmondo Bernacca.Vorremmo che il MMEB - conclude il Sindaco di Fivizzano - diventasse un punto di riferimentoscientifico per coloro che sceglieranno di fare ricerche e tesi di laurea sull’argomento.

Nato a Roma il 5 settembre 1914, nel 1938 Edmondo Bernacca si arruolò e frequentò la Scuola Allievi Ufficiali d’Artiglieria presso la Caserma Lucania di Potenza, successivamente inquadrato nell'allora Regia Aeronautica si occupò di meteorologia e del suo insegnamento fin da prima della seconda guerra mondiale. Come meteorologo prestò servizio alla Scuola di Applicazione dell'Aeronautica Militare di Firenze, all'Istituto Idrografico della Marina di Taranto e a Roma.  Dal 1948 iniziò a collaborare con le testate giornalistiche, cui seguì la conduzione di uno spazio radiofonico nella trasmissione mattutina Casa Serena (1955), a cui seguirono saltuarie apparizioni all'interno del Telegiornale. Il suo debutto televisivo avvenne nel 1960, con la conduzione delle due puntate del programma di divulgazione "La fabbrica del tempo". Successivamente, fu protagonista di alcune trasmissioni divulgative in RAI, sia in televisione che in radio. Divenne noto al grande pubblico dalla metà degli anni sessanta come il "colonnello Bernacca". All'epoca infatti rivestiva il grado di tenente colonnello dell'Aeronautica Militare, cui fece seguito la promozione a generale. Nel 1968 gli fu affidata dalla RAI la realizzazione e la conduzione di un programma autonomo dedicato alle previsioni meteorologiche: "Il tempo in Italia", da lui stesso ideato.

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